E' battaglia sui commissari

Municipalizzate in Consiglio Municipalizzate in Consiglio E' battaglia sui commissari Lo scontro sulle municipalizzate arriva in Consiglio comunale. La maggioranza che sostiene il sindaco Valentino Castellani oggi presenterà la proposta maturata venerdì sera: i quattro commissari non saranno gli assessori Brosio, Coreico, Donna e Vernetti, ma tre docenti universitari (Guerra e Del Tin del Politecnico, Fraquelli di Economia e Commercio) e un manager (d'Amano, della Cinzano). Essi reggeranno le sorti di Atm, Aem, Acquedotto e Amiat per 120 giorni, sino all'inizio dell'anno prossimo. Parte dell'opposizione - Lega Nord, msi, Rete e Alleanza verde - ha subito risposto picche alla soluzione e, pur non contestando la scelta dei tecnici, ha invitato il sindaco e la giunta a dare avvio al rinnovo dei consigli di amministrazione delle aziende, come ha chiesto il Comitato regionale di controllo. La de, da quanto è emerso tra sabato e ieri, punterà l'indice sull'affanno con il quale pds, verdi e Alleanza democratica sono arrivati alla scelta di amministratori straordinari «esterni», dopo la «clamorosa» marcia indietro di venerdì scorso, quando maggioranza e sindaco «si sono resi conto che gli assessori alle municipalizzate sarabbero diventati controllori di se stessi». Diversa la posizione di Rifondazione comunista. Precisa il capogruppo Gianni Alasia: «Noi ci eravamo opposti subito, con motivazioni giuridiche e funzionali, alla nomina degli assessori a capo delle municipalizzate. Per non bloccare l'erogazione di servizi essenziali non avevamo escluso la formula del commissario». Li questa logica Rifondazione - appena la maggioranza aveva indicato i nomi dei commissari-assessori e dei sub-commissari «esterni» - aveva proposto di ribaltare le posizioni e di nominare ai quattro vertici gli esperti esterni alla giunta. Commenta Alasia: «Vedo ora che la maggioranza ha fatto propria questa tesi. Ne prendo atto con soddisfazione». Pds, verdi del sole che ride e Alleanza democratica, forti dell'ampio margine di maggioranza che hanno in Sala Rossa, non si mostrano preoccupati. Affermano: «Ai cittadini interessa che le aziende funzionino. Non badano ai cavilli giuridici, ma ai servizi erogati e ai bilanci. Non si deve dimenticare che i deficit delle aziende pubbliche sono ripianati con i soldi della collettività. Alla gente, dunque, interessa che quelle aziende siano amministrate bene e che i disavanzi, dove ci sono, siano azzerati». Silvio Viale, capogruppo dei verdi è chiaro: «Siamo stufi di scontrarci con l'opposizione su cavilli puramente giuridici. Per questo siamo passati dagli assessori ai commissari esterni. Non perché pensassimo che la nostra interpretazione della legge fosse sbagliata». La risposta del Carroccio non si è fatta attendere. «E' vero hanno ribadito gli uomini di Farassino nella sede di via Cernaia - le leggi si possono interpretare, ma non inventare». E su questa base, gli avvocati della Lega stanno valutando se passare dalla polemica alla carta bollata: ossia alla denuncia contro il sindaco per abuso o omissione in atti d'ufficio, «visto che ha lasciato scadere i termini per il rinnovo degli amministratori delle municipalizzate, avocando a persone di sua fiducia il diritto di governarle». Giuseppe Sangiorgio

Persone citate: Alasia, Brosio, Del Tin, Farassino, Fraquelli, Gianni Alasia, Giuseppe Sangiorgio, Silvio Viale, Valentino Castellani, Vernetti