I 15 visitatori al giorno

Polemica tra Rivoli e la Regione sulla gestione del Museo Polemica tra Rivoli e la Regione sulla gestione del Museo 115 visitatori al giorno Il sindaco: tutti decidono, tranne noi Ma abbiamo le idee per il rilancio Perché il Comune di Rivoli è escluso dalla gestione del Castello e da tutto ciò che ruota attorno alla dimora sabauda restaurata e adibita a Museo di arte contemporanea? Se lo domanda in termine non proprio sfumati il sindaco della città, Antonio Saitta. Dice: «Tutti parlano, discutono del presente e del futuro del Castello. Ci accusano magari di essere responsabili del teppismo e dei vandalismi denunciati, però nessuno ha pensato di coinvolgerci nonostante la proprietà del Castello sia del Comune. L'edificio è stato ceduto in comodato alla Regione ma un diritto ce l'avremmo pure e forse anche idee per portare al Museo qualche visitatore in più delle quindici persone il giorno». Lamentazioni fuori posto? Non del tutto visto che il presidente della Regione Brizio ritiene giustificata la richiesta. Andiamo con ordine. Saitta non è da oggi che bussa al Comitato per l'arte avanzando la proposta di coinvolgere anche il Comune nella gestione del Castello. Il 9 gennaio 1991 il sindaco indirizzava al presidente della Regione, all'assessore Nerviani e al presidente del Comitato una lettera nella quale chiedeva che Rivoli fosse rappresentata nel consiglio d'amministrazione, perché il Comune, pur non avendo mezzi per partecipare alla pari degli sponsor (Fiat, Crt, Regione, e, allora, Gft), «contribuisce, anche se indirettamente, alle attività del Castello con la gestione di diversi servizi tra questi il servizio di trasporto pubblico». Brizio, pochi giorni dopo dava il proprio parere in una comunicazione all'assessore regionale ai Beni Culturali, Enrico Nerviani: «Ritengo giustificata la proposta per l'apporto significativo del Comune all'attività del Castello attraverso la gestione di servizi essenziali, la invito a fare il possibile per rispondere positivamente alla richiesta». La questione è rimasta irrisolta. Nerviani dice: «Bisogna individuare quali servizi il Comune è in grado di offrire. Nei prossimi giorni dovrò vagliare le proposte per l'inserimento di nuovi soci nel consiglio d'amministrazione. Non vi sono preclusioni per l'ingresso del Comune, basta trattare e valutare le disponibilità dell'ente». Saitta: «Il costo del trasporto al Castello è a carico del Comune: si tratta di 400 milioni l'anno. Credo che vada piuttosto ripensata la politica culturale del museo, ora troppo elitaria. Se si punta a una maggiore fruizione del Castello, l'amministrazione civica, nonostante le difficoltà, non si tirerà indietro e provve¬ dere a disporre altri servizi». Anche Rolando Picchioni vice presidente del Comitato per l'arte concorda sulla necessità di coinvolgere il Comune: «Sarebbe già un fatto positivo se il Comune assicurasse una maggiore vigilanza notturna nell'area circostante il Castello al fine di contenere gli atti di teppismo denunciati quotidianamente». Saitta ribatte: «Il Comune non potrà mai garantire questo servizio poiché nei costi dell'attività espositiva vanno previsti dal Comitato quelli della custodia e della vigilanza notturna». [p. p.b.l «Spendiamo 400 milioni all'anno per i trasporti» Sulla gestione del Castello di Rivoli interviene il sindaco Antonio Saitta «Tutti parlano ma nessuno ha pensato di coinvolgerci»

Luoghi citati: Comune Di Rivoli, Rivoli