Povero Herr Schmidt affoga nei debiti di R. E.

Dalla Germania un allarme: la famiglia consuma troppo, i bilanci vanno in rosso Dalla Germania un allarme: la famiglia consuma troppo, i bilanci vanno in rosso Povero Herr Schmidt, affoga nei debiti LA crisi incomincia lenta ma travolge molto in fretta: qualche mese di ritardo nel pagamento dell'affitto, bollette dimenticate, fatture rinviate, conto sempre in rosso, la banca che trattiene automaticamente una parte dello stipendio e nega un nuovo credito. Il fiato sul collo dei creditori si fa sempre più pesante - i debitori morosi ne hanno mediamente tra i sei e i nove, dice un'inchiesta tedesca pubblicata sul settimanale «Die Zeit», che analizza l'indebitamento eccessivo nella Germania unificata e una nuova proposta di legge per uscirne senza le reni spezzate. Sarebbero almeno un milione e mezzo le famiglie tedesche che si sono esposte oltre le loro possibilità e adesso non sanno come uscire dal vortice dei debiti. D'altronde, è tutto un sistema di connivenze che le spinge in questa direzione. C'è una necessità sociale di consumi, perché sono questi che definiscono e classificano l'individuo, e c'è una pubblicità aggressiva delle banche, che moltiplicano le loro offerte di credito. E fra loro la concorrenza è tale che raramente controllano l'esposizione del cliente con gli altri istituti. Per un certo periodo, quindi, è possibile giostrarsi fra più banche e più carte di credito, utilizzando il sistema delle rate mensili anziché del saldo unico. Le dilazioni di pagamento, le vendite per corrispondenza, la possibilità di rivolgersi ad altre banche quando la propria chiude i rubinetti, tutto spinge a una situazione rovinosa, i cui contorni spesso non sono ben chiari alla gente. Secondo dati ufficiali, negli ultimi dieci anni sono cresciuti a dismisura i piccoli crediti al consumatore con i quali si cerca di tamponare, mese per mese, la differenza fra le entrate e le uscite. Mediamente, lo scorso anno questi crediti assorbivano il 17 per cento delle entrate delle famiglie. I più indebitati sono i giovani fino ai 35 anni, che hanno la tendenza a vivere al di sopra dei loro mezzi. I salari sono ancora relativamente bassi, ma la pressione al consumo è altissima: ci sono i figli piccoli, l'irrinunciabile auto, magari il mutuo per la casa e le rate dei mobili. Il creditore principale è in genere la banca. Seguono le ditte di vendita per corrispondenza, i servizi pubblici, il medico, il padrone di casa. Quando arriva la bancarotta, il disastro è quasi sempre irreversibile - e pesa sulle casse pubbliche. Per questo il governo tedesco, sul modello dell'Olanda, della Danimarca e degli Stati Uniti, ha pensato una legge di «risanamento economico» che garantisca entrambe le parti in causa. Il nocciolo è un periodo di tregua di sette anni, durante i quali l'indebitato versa, a un amministratore fiduciario, una parte delle sue entrate e la metà delle eventuali eredità. Sarà l'amministratore a dividere le somme fra i creditori. La proposta ha però già suscitato critiche pesanti. Perché lascia il potere tutto ai creditori (che possono non accettare il piano di rientro progressivo) e propone una tregua troppo lunga. [r. e.]

Persone citate: Herr, Schmidt

Luoghi citati: Danimarca, Germania, Olanda, Stati Uniti