Com'è curiosa quella telecamera scopre gli avanzi degli Avanzi di Alessandra Comazzi

r TIVÙ'& TIVÙ' Com'è curiosa quella telecamera scopre gli avanzi degli Avanzi Idinosauri insegnano: da un'idea se ne ricavano mille altre, da un prodotto di base nascono, per clonazione, per imitazione, per assuefazione, infiniti derivati. E così è spuntato il complesso ((Avanzi Sound Machine», così è arrivato «L'inevitabile libro di Avanzi», album Mondadori. L'altra sera su Telemontecarlo, il gruppo formato da Antonello Fassari, Corrado Guzzanti, Pierfrancesco Loche, Stefano Masciarelli e da un buon numero di musicisti veri (tra cui il bassista Marchitelli, autore con Guzzanti dei brani e anima del complesso) si è esibito in un'ora di ripasso del repertorio, uno speciale realizzato durante la loro tournée estiva. Erano le canzoni che i nostri eseguivano in tv, ritornelli divenuti famosi presso quel pubblico che seguiva ((Avanzi» in corpo e anima, criticando, quest'anno, la scelta di collocare il programma alle 9 e mezzo del venerdì sera, anziché di lunedì, a ora un po' più tarda. L'ultima edizione aveva subito un'attesa spasmodica, esagerata, tant'è che poi molti si erano detti delusi: ecco, hanno sba¬ gliato la trasmissione, hanno stufato anche loro, non sanno più chi sfottere, e tutto quell'armamentario di critiche che distingue le attese troppo forti. Deve aver fatto bene Paolo Rossi a scegliere di non tornare, per il momento, in tv. Nella prefazione del libro, realizzato da Valentina Amurri, Linda Brunetta, Serena Dandini, Corrado Guzzanti, Gabriella Ruisi, Fabio Di Iorio, si legge: «Chiamare il programma "Avanzi" sembrò a tutti l'idea risolutiva anche perché fu l'unica che ci venne in mente». E ancora: «Poiché eravamo convinti di fare della controinformazione satirica, l'attualità è stata il nostro pane quotidiano, la nostra principale fonte di ispirazione che ci ha impegnati in una gara mterminabile, anno dopo anno: ha cercato di superarci a destra o a sinistra, una volta ci ha an-. che tagliato la strada: nonostante ciò è l'unica cosa che ancora ci appassiona». Anche le canzoni degli Avanzi Sound Machine sono satiriche e d'attualità, «Sopravvoliamo», «Siamo gli eroi del nuovo cinema italiano, io quasi quasi faccio il cinema italiano», «Dio è laico come noi», «Sciogliamo le Camere con i caschi blu». I quattro le interpretano con forza e brio, saltellando sul palco come i Rolling Stones e dando l'impressione di divertirsi anche loro. La telecamera di Tmc è andata anche a curiosare dietro le quinte, nei camerini, a cena dopo lo spettacolo intervistando ora l'uno ora l'altro (Loche ha dimostrato una predilezione per la toilette come luogo dello spirito). Ascoltato anche Lorenzo, il ragazzo che quest'estate ha dovuto «secernere agli esami». Domande volutamente marzullesche: preferisci le bionde o le brune? «Le modelle, ma non è un discorso di colore, non siamo razzisti». Preferisci il giorno o la notte? «Purtroppo di giorno la terra compie una rotazione intorno a 'n asse da stiro a 360 gradi, qualcuno di notte muore, se siamo fortunati». La vita è un sogno o i sogni aiutano a vivere meglio? «Il sogno mio sarebbe di stare con alcune modelle intorno a una piscina». Alessandra Comazzi