Treni, scatta lo sciopero
Treni, scatta lo sciopero Treni, scatta lo sciopero Minacce di «serrata» anti-Finanziaria ROMA. Venti di guerra soffiano dal pubblico impiego e si annunciano scioperi a raffica. La mobilitazione coinvolge in particolare il trasporto pubblico, ma notizie di probabili scioperi arrivano anche dai sindacati confederali della scuola per la vertenza del settore. Proprio mentre prende il via la protesta delle ferrovie (incominciata ieri sera), la Confsal, confederazione dei sindacati autonomi, minaccia uno sciopero generale ed altre forme di lotta sindacale se non saranno modificati alcuni punti della legge Finanziaria 1994.1 punti contestati riguardano la sanità, le pensioni e il pubblico impiego. «Siamo noi i primi ad essere interessati ad una reale e credibile riforma della pubblica amministrazione ha commentato Nino Gallotta, presidente della Confsal - ma come può essere credibile un Governo che, dopo aver utilizzato il settore pubblico come serbatoio per assorbire il personale in esubero delle imprese private in dif¬ ficoltà, grida ora allo scandalo sull'eccessivo numero dei dipendenti pubblici?». Anche il settore del trasporto pubblico paventa un probabile e prossimo sciopero generale: lo ha annunciato la Cisal-trasporti, che invita il Governo «ad una seria e immediata riconsiderazione delle sue politiche collocando i trasporti e i servizi al primo punto del piano governativo». E' ^cominciato ieri sera un periodo di scioperi nel settore ferrovie. Dalle 21 e fino alle 18 di lunedì 20 settembre, si asterranno dal lavoro i macchinisti aderenti al Comu (coordinamento macchinisti uniti), che hanno confermato l'agitazione alla quale ha aderito un altro sindacato autonomo dei ferrovieri, la Fisast-cisas. Dalle 21 di sabato 25 settembre fino alla stessa ora di domenica 26 settembre si asterrà dal lavoro il personale addetto alla circolazione dei treni, mentre per l'intera giornata di lunedì 27 settembre sciopererà il personale degli uffici e de¬ gddss'9teppnsmclg gli impianti. Le azioni di lotta sono state indette dai sindacati confederali dei trasporti: tutti gli scioperi sono stati motivati con la protesta contro il piano di produzione '93-'94 della Ferrovie Spa che, tra l'altro, prevede circa 30 mila esuberi. I sindacati confederali, per lo stesso motivo, hanno preannunciato scioperi anche nel mese di ottobre: dalle 21 di sabato 16 alla stessa ora di domenica 17 per gli addetti alla circolazione e l'intera giornata di lunedì 18 ottobre per gli uffici e gli impianti fissi. In una dichiarazione Giustino Trincia, della segreteria nazionale del Movimento federativo democratico (Mfd), riferendosi allo sciopero del Comu ha detto di augurarsi che «almeno vengano prese misure come quella della precettazione. Al di là delle ragioni più o meno buone dei sindacati e delle ferrovie, questa forma di lotta usa i cittadini come ostaggi. E' diventato inaccettabile». [Ansa]
Persone citate: Giustino Trincia, Nino Gallotta, Treni
Luoghi citati: Roma
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