La Lega: buste manomesse

Nuove accuse durante la verifica delle schede elettorali Nuove accuse durante la verifica delle schede elettorali La Lega: buste manomesse Presentata denuncia in Procura La commisione che deve rivedere le schede nelle 633 sezioni elettorali poste sotto accusa dalla Lega e indicate dal Tar, ieri, ne ha esaminate dieci. Con le quattro di giovedì pomeriggio siamo a quattordici. Ma, a neppure 24 ore dall'avvio del controllo, la questione dei presunti brogli arriva negli uffici di via Tasso: il deputato leghista Mario Borgi'pzio ha denunciato alla Procura della Repubblica la «manomissione» della busta che contiene le schede scrutinate al seggio numero 10. E ha chiesto all'autorità giudiziaria l'immediato sequestro del plico strappato, sottolineando «le gravi responsabilità di chi ha disposto un'insufficiente custodia del materiale elettorale». Nel pomeriggio, «di fronte alle nuove irregolarità riscontrate», il parlamentare ha promesso che stamane inserirà nella denuncia altri tre seggi»: il numero 8 della sezione ventinove, Ì'8 della trentuno e l'8 della trentatrè: buste strappate in più punti, chiuse con cerotti senza la controfirma degli addetti allo scrutinio. Questioni formali a giudizio dei tecnici (le buste più voluminose potrebbero essersi strappate o danneggiate durante il trasporto), sostanziali per la Lega, che ha annunciato per il futuro un controllo attentissimo. Ha detto Borghezio: «Se al secondo giorno abbiamo trovato quattro o cinque plichi con evidenti manomissioni, figuriamoci quanti ne troveremo procedendo sulle sezioni elettorali che la commissione deve ancora esaminare. Saremo inflessibili, chi ha voluto fare il furbo dovrà pagare: secondo me non si tratta soltanto di sbagli in buona fede, ma di interventi dolosi che hanno rilevanza penale». I rappresentanti del Carroccio, con quelli della Rete, dell'msi dei verdi e dei pensionati sono rimasti nella sala della ceserma Baibis, messa a disposizione dalla polizia, dalle 8 alle 12,30. Se ne sono andati solo quando il presidente Circosta e i suoi collaboratori, Lionello Savasta Fiore e Carlo Aprile, hanno dichiarato chiusi i lavori, rinviando tutti a mercoledì prossimo: ore 8 e un quarto. A giudizio degli uomini di Bossi e Farassino sono state riscontrate irregolarità «gravi» anche alla ventiduesima sezione: una decina di «errori» d'interpretazione del voto che in parte avrebbero svantaggiato Cornino e in parte Novelli. In un'altra sezione sarebbero però stati tolti voti a Castellani, a Zanetti, ad altri candidati. L'avvocato Brigandì, che rappresenta gli interessi della Lega, non ne ha tenuto conto e ha affermato: «La violazione della legge è lampante già sin dalle prime battute. Continuando così il Tar avrà di fronte un quadro chiaro: un terzo delle 14 buste controllate non aveva sigilli intatti o controfirmati». I tre commissari si sono limitati a dire che il loro compito è presentare al Tribunale amministrativo «l'esatta fotografia di quanto hanno trovato durante l'operazione di ricontrollo». Quando finirà? Il presidente Circosta non ha avuto dubbi nel ribadire che entro il 31 dicembre il lavoro sarà completato e potrà esserte inviato al Tar che dovrebbe riunirsi il 24 gennaio per la sentenza. Le sedute dei tre «supervisori» continuano: sino al 30 settembre avverranno il mercoledì mattina, il giovedì pomeriggio e il venerdì, nuovamente di mattina. Dal primo ottobre, 5 riunioni la settimana, dal lunedì al venerdì. Giuseppe Sangiorgio Continua il controllo di voti e preferenze sulle schede elettorali