« Mani di forbice 2» terrorizza le ragazze

« Un altro aggressore oltre all'ex guardia giurata « Mani di forbice 2» terrorizza le ragazze «Abbiamo concreti sospetti che ci sia un secondo sforbiciatore». Lo dice Aldo Faraoni, capo della Squadra Mobile, parlando della guardia giurata denunciata per avere aggredito una decina di ragazze per tagliare i loro capelli. Quattro ragazze non avrebbero infatti riconosciuto, nelle fotografie di Maurizio Fenocchio, il loro aggressore; e poi lo sforbiciatore avrebbe colpito anche recentemente, quando ormai l'ex campione di judo era sotto osservazione da parte della polizia. Dell'esistenza di uno sforbiciatore-bis è convinto anche il legale dell'accusato, avvocato Massimo Francioni: «Il mio cliente ammette cinque-sei fatti dei dodici che gli sono stati contestati. In taluni posti sostiene di non essere proprio mai stato. Nega soprattutto di avere sottoposto le sue vittime ad atti pesantemente intimidatori, come emerge da alcuni racconti. Penso sia credibile perché a lui costa poco confessare un'aggressione in più, od una in meno. Anzi, non confessando si porrebbe in una posizione processuale difficile, quella di chi ha collaborato solo parzialmente». Maurizio Fenocchio, è perentorio: «Mi accusano ragazze che non ho mai visto: non ho mai tagliato capelli in ascensore, né ho mai costretto qualcuno ad inginocchiarsi. Le ragazze alle quali ho prelevato qualche capello sono al massimo cinque o sei». Dice il vero? Sul numero delle aggressioni esiste qualche dubbio, perché è probabile che non tutte l'abbiano denunciato. Certo non l'ha fatto la prima, una ragazza di Biella, dipendente di un supermercato. Fenocchio la vide dietro la cassa e fu colpito dai suoi lunghi capelli biondi. Colto da raptus acquistò delle forbici, si avvicinò alla ragazza e le tagliò un lunga ciocca, proprio mentre stava lavorando. E' intanto emerso che Fenocchio già da bambino si mostrava interessatissimo ai capelli delle cugine, che pettinava continuamente, ed è saltato fuori anche un singolare, lunghissimo elenco di ragazze con tanto di indirizzo, numero telefonico e colore dei capelli. Era da questo «catalogo» che sceglieva le vittime? La vicenda giudiziaria vedrà presto una probabile consulenza tecnico-psichiatrica, oltre a ricognizioni di persona. Più sottile, invece, la questione di diritto sul reato ascrivibile al Fenocchio: la violenza privata potrebbe anche lasciar posto alla rapina, che è però «reato contro il patrimonio». Scatterebbe solo se il giudice accettasse la tesi che i capelli hanno valore commerciale, considerandoli potenzialmente cedibili a fabbricanti di parrucche. In questo caso diventerebbe obbligatorio l'arresto dello sforbiciatore, accusato di rapina, con l'aggravante dell'uso di un'arma, le forbici appunto. [a. con.] Non tutte le vittime riconoscono il primo Lo «sforbiciatore» Maurizio Fenocchio e (qui accanto) il capo della Mobile, Aldo Faraoni

Persone citate: Aldo Faraoni, Fenocchio, Massimo Francioni, Maurizio Fenocchio

Luoghi citati: Biella