SuperBaggio cento giorni per il trono

Comincia la febbre per il Pallone d'oro: dopo Paolo Rossi nell'82, Italia sempre a secco Comincia la febbre per il Pallone d'oro: dopo Paolo Rossi nell'82, Italia sempre a secco SuperBaggio, cento giorni per il trono // bianconero parte in pole position ma ha almeno quattro grandi rivali tlllll IL CALCIO CERCA IL SUO N.1 F EBBRE da Pallone d'oro. L'ultimo italiano ad aggiudicarselo fu Paolo Rossi, nel 1982. Anche se alla solenne investitura, in programma a Natale, mancano tre mesi, il fatto che in settimana siano «scoppiate» le Coppe ci fornisce lo spunto per compilare la lista dei candidati. Il premio, messo in palio dal settimanale parigino France Football, è riservato esclusivamente ai giocatori europei e costituisce - per tradizione - una sorta di Oscar al miglior calciatore del continente. Discutibile finché si vuole, dal momento che sono i giornalisti a votare, ma sempre ambito e riverito. Spulciando fra i risultati delle squadre, riferimento obbligato, e le prestazioni dei singoli, elemento - questo - non meno essenziale, il primo dato che emerge è la non eleggibilità del campione uscente, Marco Van Basten, spazzato via dalla fragilità delle caviglie. A ciò bisogna aggiungere la piattezza di un panorama che non propone vette altisonanti e, soprattutto, lo scandalo del Marsiglia: la squalifica inflittagli dall'Uefa potrebbe azzerare nomination del valore di Boksic, Voeller, Boli e Sauzée. Giocatori che, per aver vinto il campionato nazionale e la Coppa dei Campioni, in condizioni normali avrebbero rastrellato una valanga di voti. In particolare, Alain Boksic. Detto per inciso, fra il direttore di France Football, Jacques Thibert, e il padrone dell'Om, Bernard Tapie, è in atto una guerra feroce. Due gli italiani in lizza: Roberto Baggio e Paolo Maldini. Il primo, grande da marzo in avanti; il secondo, grandissimo fino a marzo. Un attaccante contro un difensore: duello impari, visto che il gol fatto, nel segreto dell'urna, esercita più potere di suggestione del golnon-fatto-fare. Prova ne sia l'albo d'oro: nell'arco di 37 edizioni, soltanto Beckenbauer ha sfatato la tradizione: addirittura due volte, nel 1972 e 1976. Dei nostri, Facchetti e Baresi si piazzarono secondi nel 1965 e nell'89. Baggio è diventato uomosquadra. Ha pilotato la Juve alla conquista della Coppa Uefa, firmando le reti più prestigiose, tre delle quali al Paris SaintGermain, prodezza che spiega l'improvvisa cotta dei francesi per lui. Mercoledì ha incenerito i russi con una strepitosa doppietta. Sta spingendo la Nazionale verso i Mondiali. Questi i prò. E questi i contro: un solo trofeo in carriera, mai in lotta per lo scudetto, scarsa considerazione nell'ambito della giuria del Pallone d'oro, solo otto punti nell'edizione del 1990. Fra i candidati stranieri, corre l'obbligo di indicare Dennis Bergkamp, l'olandese dell'Inter. Non tanto per i tre gol rifilati al Rapid, quanto per gli ultimi botti aH'Ajax. Un talento, come Baggio. Terzo l'anno scorso, dietro a Van Basten e Stoichkov. Dei francesi, più che l'italiano Papin «tira» l'inglese Cantona, un tipo bizzarro ma fatale, due stagioni due «scudetti» storici, prima al Leeds (senza titolo dal 1974) e poi al Manchester United (in bianco dal 1967). Sempre targato United, segnaliamo un altro attaccante: Ryan Giggs, gallese, 20 anni a novembre. Fra i più accaniti sponsor del suo talento, Fabio Capello. La scuola inglese è in crisi. Ai nostalgici in perenne attesa di Gascoigne consigliamo di aggrapparsi agli euro-gol di David Platt. I danesi sono fermi a Michael Laudrup e al portiere Schmeichel, i belgi a Scifo, l'Est al bulgaro Stoichkov, il geniaccio del Barcellona, «liga» e Supercoppa d'Europa il bottino stagionale. Portoghesi, tedeschi e spagnoli hanno i forzieri vuoti. Fra gli svedesi spicca Brolin, il puffo del Parma; gli svizzeri hanno scoperto un tesoro, Chapuisat. Cento giorni al verdetto. Campionato, Coppe, impatto televisivo: ma saranno soprattutto le eliminatorie per Usa 94, in assenza di riferimenti precisi come l'assegnazione di un titolo mondiale o europeo, a dissipare gli ultimi dubbi. Roberto Beccantini I numeri del Pallone d'Oro 2. I Palloni d'Oro vinti dagli italiani: Rivera nel '69 e Paolo Rossi nell'82. L'italo-argentino Sivori lo conquistò nel '61. 3. I Palloni d'Oro vinti da Cruyff (71,73,74), Platini ('83, '84, '85) e Van Basten ('88, '89, '92). 5. I giocatori che ciascun giurato può votare. Ma anche i punti che vanno al primo (4 al secondo, 3 al terzo, 2 al quarto, 1 al quinto). 11. I trofei conquistati da giocatori in forza al campionato italiano: Sivori, Rivera, Rossi, Platini (3 volte), Gullit, Van Basten (3 volte) e Matthaeus. 29. Il numero delle schede (edizione '92). Votano giornalisti di tutta Europa, uno o due per nazione, designati dal direttore di France Football, Jacques Thibert. 37. Le edizioni del Pallone d'Oro. La prima ('56) fu vinta dall'inglese Matthews. L'ultima ('92) da Van Basten. Baggio (lato) con i suoi gol ha pilotato la Juventus alla vittoria in Coppa Uefa

Luoghi citati: Barcellona, Europa, Italia, Manchester, Usa