Bimbo muore nella mensa scolastica

In una elementare del Milanese, misteriose le cause: aveva sette anni In una elementare del Milanese, misteriose le cause: aveva sette anni Bimbo muore nella mensa scolastica Tragedia dopo ilpranzo MILANO. Si è alzato in piedi, è sbiancato in volto e dopo essersi piegato in avanti mettendo entrambe le mani davanti alla bocca con le gote gonfie nello sforzo di vomitare, senza peraltro riuscirvi, è crollato a terra esanime, senza riprendere conoscenza. Così è morto, in una sequenza durata non più di dieci-quindici secondi, Gianluca Fama, di 7 anni, davanti agli occhi atterriti di altri 19 bambini che con lui stavano consumando in allegria, per il terzo giorno dall'inizio dell'anno scolastico, il pasto nella mensa delle scuole elementari di Bienate, una frazione di Magnago, paesino del Legnanese in provincia di Milano. Il piccolo, ogni mattina, con il pulmino «scuolabus» comunale si trasferiva da Busto Arsizio, dove abitava in un appartamento di uno stabile popolare in via Rossini 69/3, a Bienate. La famiglia, una delle tante di immigrati meridionali, proveniente dalla Sicilia, sistematasi da una quindicina d'anni in una delle zone più industriali dell'hinterland milanese, è composta dai genitori del piccolo (Benito, 56 anni, operaio in un'azienda della zona, e Antonietta Bella, 51 anni, casalinga) e da altri sette figli (cinque maschi, quattro dei quali sposati e il quinto prossimo alle nozze, e due femmine, tutti maggiori di Gianluca). Gianluca Fama era stato iscritto alle scuole di via Leopardi a Bienate perché in questa frazione poteva restare a scuola sino alle 4 del pomeriggio, usufruendo così del tempo pieno, ed inoltre, cosa da non trascurare per una famiglia numerosa, poteva ogni giorno consumare il pasto di mezzogiorno gratuitamente. Anche ieri mattina il bambino è salito allegramente sul pulmino. Ad accompagnarlo, come nei giorni precedenti, è stata la sorella maggiore Rosaria, di 22 anni, operaia attualmente disoccupata, la stessa che è accorsa per prima sul luogo del tragico fatto. Gianluca è entrato in classe e ha seguito con vivacità e attenzione le lezioni con i suoi 19 compagni. Nulla faceva presagire la tragedia. Alle 12,30 il bambino con gli altri compagni si è trasferito nella mensa. Si è seduto al tavolo prendendo posto accanto a due amici. Ieri il menù consisteva in un primo di pastasciutta, un secondo piatto di spezzatino di vitello con patate e frutta. «Gianluca, parlando e giocando con i compagni, ha mangiato la pasta e poi ha cominciato ad assaggiare lo spezzatino - hanno raccontato le due maestre che assistevano i bambini durante l'ora di refezione -. Improvvisamente, senza dire ima parola, l'alunno si è alzato. Appariva bianchissimo in volto e con gli occhi dilatati; ha messo le mani davanti alla bocca come se dovesse vomitare, cosa che non è avvenuta, e poi si è accasciato a terra». Le due inse¬ gnanti, mentre alcuni bambini gridavano, altri piangevano e altri fuggivano spaventati per l'accaduto nei corridoi, hanno tentato di rianimare il piccolo praticandogli la respirazione bocca a bocca e facendogli un energico massaggio cardiaco. Ma entrambi i tentativi sono risultati vani e Gianluca non si è più ripreso. Poco dopo un medico del paese giunto sul posto ha stilato il certificato di morte attribuendo il decesso ad «arresto cardiocircolatorio». La salma nello stesso pomeriggio di ieri, per ordine del magistrato, è stata trasferita all'obitorio presso il cimitero di Castano Primo per essere sottoposta quest'oggi ad autopsia. I carabinieri di Castano Primo e quelli della compagnia di Legnano, sempre su ordine dell'autorità giudiziaria, hanno proceduto al sequestro di alcuni reperti dei cibi consumati dai bambini durante la refezione scolastica, affinché siano sottoposti ad analisi di laboratorio; ma sembra sin d'ora da escludere che il decesso possa essere stato provocato da cibi avariati, perché lo stesso pranzo dato a Gianluca è stato consumato da altri 19 bambini e dalle due maestre, senza che nessuno abbia accusato alcun malessere. E' verosimile, invece, che Gianluca sia rimasto vittima di una improvvisa congestione. Romolo Amicareila Bambini di una scuola elementare

Persone citate: Gianluca Fama, Romolo Amicareila Bambini

Luoghi citati: Busto Arsizio, Castano Primo, Legnano, Magnago, Milano, Sicilia