La colf se ne va cacciata dal Fisco

Ridateci le star d'una volta Migliaia di famiglie rinunciano alle collaboratrici domestiche, cresce il lavoro nero la colf se ne va, cacciata dal fisco Pioggia di licenziamenti dopo l'aumento delle tasse ROMA. Licenziamenti a pioggia o richieste di passaggio al lavoro nero. La categoria delle collaboratrici domestiche sta vivendo un momentaccio. Sui bilanci delle famiglie, già tartassati su ogni fronte, l'aumento dei contributi per le colf previsto dal decreto di maggio ha prodotto «effetti devastanti». L'allarme arriva dall'Acli-colf. Spiega Maria Solinas, responsabile nazionale: «Gli aumenti contributivi non portano benefici pensionistici. Poi le colf non hanno ancora l'indennità di malattia. Questo scoraggia il versamento, dando luogo a lavoro nero». L'Acli-colf è sommerso dalle proteste di datori di lavoro che non vogliono più pagare: «La paga è sulle 12 mila lire l'ora. E a queste si aggiungono 3873 lire di contributi. E 3873 lire per 24 ore settimanali per 13 settimane (un trimestre) fanno un milione e 208 mila lire. Veramente troppo», [r. cri.l

Persone citate: Maria Solinas

Luoghi citati: Roma