Niente acqua a Cavoretto «Siamo nel Terzo Mondo»

Una ventina di famiglie l'aspetta ormai da 30 anni Una ventina di famiglie l'aspetta ormai da 30 anni Niente acqua a Cavoretto «Siamo nel Terzo Mondo» Una ventina di famiglie di Cavoretto è senz'acqua da sempre. C'è chi pranza usando piatti di carta per risparmiare l'acqua attinta con le taniche dalle fontane, e tutti hanno conti salati da pagare, ogni mese, con le tintorie cui ricorrono per l'impossibilità di lavare i panni. Raccontano di vivere «come in Africa»: scrutando ogni giorno il cielo in attesa della pioggia, e incrociando le dita nella speranza di non dover mai fare fronte a un incendio. Sono alcuni dei residenti di strada dei Ronchi e di Cunioli Alti: uno di loro, Enrico Bricarello, l'altra mattina ha distribuito manifestini di protesta ai visitatori della mostra sull'acqua alla Mole Antonelliana. Il guaio è che le loro case, costruite negli Anni 60, sono alla stessa altezza della vasca di alimentazione dell'acquedotto della zona, che perciò non ha la pressione sufficiente per raggiungerle. Per eseguire i lavori che potrebbero far scorrere l'acqua dai rubinetti, l'Acquedotto municipale ha chiesto in passato cifre che le famiglie definiscono «da capogiro». Armida Bricarello abita ai Cunioli Alti 42. Mostra un preventivo dell'Aam del 1976. «Ci chiedevano complessivamente 224 milioni: calcolando l'inflazione, corrispondono oggi a un centinaio di milioni a famiglia». Gli abitanti hanno chiesto aiuto «alle amministrazioni che si sono succedute da trent'anni» di- ce Piero Bosco, che abita al 45/8 dal 1959. «Tutti ci hanno promesso interventi in campagna elettorale e si sono dimenticati di noi dopo le elezioni». I disagi sono infiniti. Spiega Gaetano Boccardo: «Abbiamo pozzi nei giardini, che però si prosciugano nei periodi di siccità. Abbiamo fatto esaminare la qualità dell'acqua, non è potabile; beviamo bottiglie di minerale, e per cucinare ci arrangiamo con le taniche. Ci tocca pianificare la doccia o il bucato, per non lasciare a secco i pozzi». Giorgio Merlo, direttore del¬ l'Acquedotto municipale: «Per servire quelle case bisogna costruire una nuova vasca di alimentazione e la stazione di sollevamento. Occorre acquistare i terreni e ottenere licenze edilizie: il costo è di un miliardo e 200 milioni. Finalmente abbiamo ottenuto un finanziamento comunale: l'acqua arriverà in primavera». Dopo tante promesse cadute nel nulla, in strada dei Ronchi scuotono il capo: «Temiamo che non accadrà mai. E dire che, poiché abitiamo in collina, siamo invidiati dagli amici, che ci considerano privilegiati». [g. fav.] Gli abitanti di Cunioli Alti accanto a un pozzo quasi asciutto

Persone citate: Bricarello, Enrico Bricarello, Gaetano Boccardo, Giorgio Merlo, Piero Bosco

Luoghi citati: Africa