Scuola supplenti temporanei per le cattedre scoperte

Primo giorno per 240 mila allievi tra confusione e incertezze Primo giorno per 240 mila allievi tra confusione e incertezze Scuola, supplenti temporanei per le cattedre scoperte Primo giorno di scuola ieri per i 240 mila allievi di Torino e provincia. Fra problemi, proteste, incertezze le lezioni si sono avviate per scaglioni a seconda delle esigenze organizzative dei singoli istituti. Da lunedì tutti i ragazzi saranno in classe. Nella confusione, che ancora incombe a causa dei tagli, si apre uno spiraglio: ieri pomeriggio il ministero ha autorizzato i presidi a chiamare supplenti temporanei per coprire le cattedre che sono in attesa del docente nominato dal provveditore. Una boccata di ossigeno per gli uffici che stanno verificando da ieri quanti sono gli alunni, quante cattedre restano scoperte nonostante ci siano ancora quasi 500 professori in soprannumero da riciclare. Il calendario delle chiamate potrà essere completato la prossima settimana, le nomine arriveranno a fine mese o inizio d'ottobre. Marina Bertiglia, primo dirigente del provveditorato, dice: «Abbiamo iniziato la verifica dei ricorsi dei capi istituto che chiedono di salvare le classi tagliate perché le aule non sono in grado di ospitare 28 allievi. Stiamo verificando tutte le situazioni». Medie inferiori. I presidi della Vivaldi, Giovanni XXII, viale Mughetti, via Balla, via Ancina, chiedono di poter mantenere le classi prime inizialmente previste perché le aule sono piccole. Parecchi genitori dell'Alighieri, Foscolo, Giacosa, Martiri del Martinetto, chiedono al provveditore di ripensare i tagli perché i ragazzi hanno dovuto rinunciare a sperimentazioni, bilinguismo o scegliere il tempo normale invece di quello prolungato. Regina Margherita. L'Istituto magistrale che si sta trasformando con la sperimentazione linguistica e psicopedagogica contesta il taglio di due classi sperimentali: possono funzionare 8 su 10 previste. Moro. L'istituto per ragionieri chiede la soluzione di questo problema al provveditore: «Abbiamo una classe terza con 32 ragazzi e un handicappato. La sdoppiamo (ma non ci sono allievi per creare un'altra terza) oppure invitiamo i ragazzi ad andare in un altro istituto?» Scuole della provincia. Occupazione a Casablanca (frazione di Chivasso) dove non potrà più funzionare la scuola elementare. I 20 alunni con i genitori e il vice sindaco Mauro Frola sono rimasti nelle aule che non vogliono abbandonare. «La scuola era stata ristrutturata un anno fa con una spesa di 200 milioni - dice Frola - ci batteremo perché venga riaperta. E' assurdo che i genitori debbano pagare quasi due milioni l'anno tra mensa e trasporto per raggiungere Verolengo». Nel Canavese, invece, i genitori che avevano minacciato l'occupazione delle sedi delle frazioni tagliate dal ministero si sono rassegnati. 117 allievi di Cossano sono stati portati a Ve- stignè e Caravino, i 13 di Maglione a Borgomasino, i 19 di Perosa a Scarmagno e Pavone. I Comuni hanno organizzato alla veloce il trasporto. Contestazione invece alla media di Banchette che ha una classe prima in meno. Insegnanti e genitori hanno fatto un'assemblea per discutere i provvedimenti ministeriali, i ragazzi hanno dipinto cartello¬ ni di protesta. Oggi li porteranno al provveditore insieme ad una lettera di solidarietà del vescovo di Ivrea mons. Bettazzi. A Burolo, non ci sono state proteste: le famiglie hanno in parte rinunciato al tempo prolungato per suddividere in due classi anziché in tre i 56 allievi di prima. Moncalieri. Alla media Nino Costa è stata tagliata una pri¬ ma. Il consiglio d'istituto è stato invitato martedì a indicare i criteri per sacrificare una classe di tempo sperimentale. Ma le aule sono troppo piccole per ospitare più di 20 ragazzi. Risultato: i genitori chiedono una deroga, in attesa non mandano i figli a scuola. Giaveno. La famiglia di una bimba gravemente handicappata che frequenta la quinta elementare a Ponte Pietra accusa: «La bambina ha sempre avuto due insegnanti di appoggio, una mandata dal provveditore e una dall'Usi. Quest'anno il servizio è sospeso. Da sola non può farcela. Qualcuno ci aiuti». Tasse. Si pagano nelle superiori: 41 mila per chi si iscrive in prima, 29.300 per le classi successive. Sono bloccate da anni. Ma il ministero ha invitato le scuole ad incrementare i «contributi interni». Sono quelli che i consigli di istituto destineranno per laboratori, attività integrative, iniziative culturali. Più alti i contributi degli istituti tecnici. Ad esempio all'Alvar Aalto (geometri) 100 mila lire, Avogadro (periti) 65 mila, Pininfarina (periti) 95 mila, Plana (professionale) 42 mila, Sommelier (ragionieri) 60 mila. I licei classici chiedono 50-60 mila lire, gli scientifici 70-80, i magistrali 20-30 mila lire. Maria Valabrega Studen ti ieri mattina davanti alla scuola media Giacomo Matteotti