Punto, chilometri dolci di Eugenio Ferraris

Punto, chilometri dolci Punto, chilometri dolci Al volante della versione a gasolio TORINO. Tremila chilometri al volante di una Punto turbodiesel Elx attraverso l'Europa: da Torino a Francoforte via Gran San Bernardo e di qui a Norimberga, Praga, Bratislava, Vienna, il Brennero e ritorno a Torino. Quattro giorni di viaggio per valutare praticamente la compatta di casa Fiat più che per un test in senso stretto (perché un esame del genere richiederebbe l'impiego di sofisticati strumenti di rilievo). Insomma, quelli che seguono sono appunti di viaggio, gli stessi di un automobilista in vacanza, che bada ai consumi reali, alla comodità del mezzo, alla tenuta di strada. I risultati? Eccoli. Percorso, consumi, costi. Dei 3000 chilometri tondi tondi (a inizio prova il contachilometri segnava 286, a fine percorso 3286), 2632 sono stati percorsi in autostrada e 386 su strada. Va subito segnalata la tipologia di entrambe. In Italia, Svizzera, repubbliche ceka e slovacca la velocità autostradale è limitata (tra ilio dell'ex Cecoslovacchia e i 130 degli altri due Paesi) mentre è libera in Germania le cui modernissime vie di comunicazione, tra l'altro, hanno assorbito la maggior parte dei chilometri percorsi. Ne consegue, per evidenti ragioni, un consumo sensibilmente differenziato, in dipendenza della velocità di crociera mantenuta. Per quanto riguarda le strade cosiddette statali, anch'esse hanno impegnato la Punto TD in modi diversi: più scorrevoli i chilometri in Italia e Svizzera (da una parte e dell'altra del tunnel del Gran San Bernardo e nel tratto da Norimberga al confine con la repubblica ceka), decisamente più «nervosi» quelli dal confine tedesco alla periferia di Praga, intorno a Bratislava e al valico del Brennero, tra Innsbruck e Vipiteno. Per non dire della circolazione all'interno della città, tutte ormai drammaticamente alle prese con gravissimi problemi di traffico, all'Ovest come all'Est. Fatta questa premessa, per percorrere i tremila chilometri sono occorsi 220,42 litri di gasolio. Come dire 13,61 km/litro o 7,34 litri per cento km. Questo riscontro si allontana abbastanza sensibilmente dai dati di consumo indicati dal costruttore: va detto in proposito che i «risultati ufficiali» vengono rilevati secondo precise norme internazionali ma in assenza di tutti gli imprevisti che si presentano a un normale automobilista durante il suo viaggio: frenate, riprese al limite del regime di rotazione del motore, pioggia, vento e via discorrendo. In questo contesto - essendosi verificati tutti gli eventi nel corso della prova - i 13,61 chilometri per litro vanno considerati in modo più che positivo. I 220,42 litri di gasolio sono costati 135,53 marchi tedeschi, 500 corone ceke (o slovacche) e 80.000 lire: trasferendo il tutto nella divisa italiana, 243.100 lire. In buona sostanza, ogni chilometri vale - in termine di carburante - 81,03 lire. E sono state le uniche spese «vive» sostenute, in quanto non c'è stata necessità alcuna di aggiungere lubrificante o altri liquidi necessari al buon funzionamento della Punto (lavavetro, refrigerante) né di affettuare le opera¬ zioni del tagliando previsto dopo i primi 1000-1500 chilometri, non essendo richiesto dalla compatta Fiat un intervento del genere. Comportamento su strada. Dopo i costi di gestione (dove per gestione si intende soltanto il carburante) gli aspetti più piacevoli della Punto sono la sua guidabilità, il confort di bordo (quindi, anche la silenziosità), la brillantezza del motore turbodiesel, una complessiva affidabilità del mezzo che si avverte rapidamente. In sede di presentazione del nuovo modello, i tecnici della Fiat avevano sottolineato in modo particolare la comodità del posto di guida grazie ad un sedile che dispóne - oltre ovviamente al movimento in lunghezza ed altezza - di una regolazione angolare continua dello schienale. Non è certo una novità in senso assoluto, ma è sicuramente un vantaggio per una vettura del segmento B. Nulla da dire sulla tenuta di strada o sulla frenata. Tutto ok. In caso di pioggia il lunotto (come d'altra parte accade in tutti i modelli con carrozzeria a due volumi) si sporca per gli spruzzi sollevati dalle ruote posteriori. Un problema che è stato eviden¬ temente affrontato in fase di progettazione della Punto perché nella dotazione di serie di tutte le nuove compatte Fiat è previsto un tergilunotto di estrema funzionalità. Un piccolo rilievo nel cruscotto, peraltro completo e con tutti i comandi facilmente raggiungibili: di giorno è poco visibile la spia di segnalazione di fari anabbaglianti accesi. E così viaggiando, capita di incorrere nei frenetici rimbrotti di «colleghi» automobilisti (specie in Svizzera) osservanti delle disposizione in materia di circolazione stradale solo a casa loro. Conclusioni. Tremila chilometri rappresentano un test sufficientemente valido se non per conoscere a fóndo un'automobile almeno per entrarne nella «filosofìa». Che, nel caso della Punto, è quella di un mezzo costruito a misura dei suoi occupanti, del loro confort e dei loro portafogli. Per quanto riguarda la loro sicurezza passiva, crediamo a quanto sostengono in Fiat: un particolare, in questo giro attraverso mezza Europa, che - per fortuna - non abbiamo avuto modo di verificare. Eugenio Ferraris