Papin porta il Milan fuori dal buio

30 Rossoneri in difficoltà per un tempo, poi il francese mette kappaò PAarau Papin porta il Milan fuori dal buio Maldini, distorsione al ginocchio Dovrà restar fuori un paio di mesi ZURIGO DAL NOSTRO INVIATO La favola dell'Aarau dura mezz'ora. Il Milan è un gattone che, prima di mollare la zampata vincente, lascia che i topi ballino: anche troppo, per la verità. E così il debutto in Europa coincide con una vittoria bruttina ma maliziosa e allusiva, visto che a livello di nazionali - e, per giunta, in chiave mondiale - il calcio svizzero ha sfilato tre punti su quattro dalle tasche dell'Arrigo. Tanto per cambiare, risolve Papin. Su servizio di Laudrup. Sono sempre gli stranieri, nel Milan, a fare notizia. E se non loro, gli incidenti. Gravissimo quello che, complice l'allucinante terreno, tocca a Maldini, nelle ultime, convulse battute. Distorsione del ginocchio destro con sospetto interessamento dei legamenti. La prognosi, minima, è di due mesi. Povero Capello, ma anche povero Sacchi. Le saette elvetiche partono in quarta. Assatanate, micidiali, ficcanti. Ha del sacrilego quello che succede dopo nove minuti, sotto la pioggia battente di Zurigo, su un campaccio infame, metà erba e metà fango. La trappola del fuorigioco non scatta e, udite udite, il generoso Aarau presenta tre uomini, diconsi tre, sull'uscio di Rossi. Ratinho, Thomas Wyss, Aleksandrov. Non può non essere gol, e difatti Aleksandrov segna, ma attenzione, al momento dell'assist risolutivo il bulgaro è più avanti di T. Wyss e, dunque, in off-side. Per i milanisti, lo sventolio della bandiera è un calice di ambrosia. Ci vorrebbero secchiate d'acqua gelida per raffreddare gli spiritelli di Fringer. D'altra parte, non si può spiegare tutto con l'alibi della poltiglia vischiosa dell'Hardturm. Al 18', per esempio, è Aleksandrov a mettere a sedere Baresi, e Costacurta a salvare al pelo su T. Wyss, il più indiavolato dell'Aarau. E al 24', ecco il secondo gol annullato per fuorigioco: lo propizia Weiler e lo sigla Heldmann, di testa. Il problema è a centro campo. T. Wyss e Hermann soffocano Eranio e Boban; ai lati, la spinta di Heldmann (Tassotti) e Weiler (Orlando) è ossessiva, anche perché sorretta, spesso, dalle incursioni di Daniel Wyss, l'ombra di Laudrup. Il tremendismo di Aleksandrov e Ratinho, le due punte, spreme Baresi e Costacurta e, a ogni sgommata sulle fasce, crea insidiosi vortici anche dalle parti di Tassotti e Maldini. A Papin e Massaro pensano Komornicki, Romano e Stiel, nel segno di un mutuo soccorso che privilegia la sostanza allo stile. Piano piano, il Milan rialza la testa. L'Aarau ha speso molto, troppo: forse tutto. E' Papin a suonare la carica. Prima costringe Komornicki a un trafelato salvataggio, poi smarca Massaro che, trattenuto per la maglia, sparacchia a lato dal cuore dell'area (31'); Passa un minuto e Boban reclama un improbabile rigore. Nell'ultimo scorcio del primo tempo, se non altro, i berlusconiani recuperano un dignitoso assetto. Sul piano agonistico, è una partita tiratissima. E, nella ripresa, più equilibrata. Non che il Milan faccia grandi cose, però adesso ha chiuso tutte le imposte. Preme con maggior lucidità. Tiene le zanzare di Fringer a debita distanza. E al 54' sblocca il risultato. La classe non è acqua, e neppure fango. Brian Laudrup slalomeggia nella melma e serve Papin, abile nel sottrarsi ai radar sonnolenti di Romano e Komornicki. Il destro del francese piega le mani a Hilfiker. L'Aarau si spegne con onore. Ratinho ha sprazzi micidiali, ma la squadra di Capello è ormai padrona della situazione. Cresce Laudrup, si rinfranca Orlando, si prodiga Eranio. Chi proprio non riesce a eccellere è Boban. Il Milan va via sull'onda, diligente e circospetto. La palla del raddoppio capita a Laudrup, al 64', ma Hilfiker ci arriva al pelo e Massaro è in ritardo di una spanna. Al 73', in palese fuorigioco, Heldmann batte Rossi, e tre!, ma in questo caso non ce la sentiamo di parlare di gol non convalidato, dal momento che il fischio dell'ottimo Snoody pre¬ cede (nettamente) la stoccata del tenace svizzerotto. Il finale è un ruvido tamburello. Albertini avvicenda un Laudrup altalenante, spossato e comunque decisivo. Eranio si sposta a destra. T. Wyss, Aleksandrov e Ratinho non ne hanno più. Hermann è un monumento a se stesso. Massaro e Papin, in contropiede, fanno fare bella figura al portiere. Maldini, infortunato al ginocchio destro, allarme, lascia il posto a Filippo Galli. Sul fronte Aarau, Renggfì e Markovic rimpiazzano Ratinho e Weiler. Ma ormai siamo alla frutta, in tutti i sensi. Roberto Beccantini HILFIKER 7 STIEL 6 D. WYSS 6 WEILER 6 (87' MARKOVIC) sv KOMORNICKI 5,5 HELDMANN 6 ROMANO • 6 HERMANN 5,5 ALEKSANDROV 6 T. WYSS 6,5 RATINHO 6,5 (85' RENGGLI) sv All.: FRINGER 7 AARAU 0 MILAN S. ROSSI 6 TASSOTTI 6 MALDINI 6 (85' F. GALU) sv ERANIO 6,5 COSTACURTA 6 F. BARESI 6 AL. ORLANDO 6 BOBAN 5,5 PAPIN 7 B. LAUDRUP 6,5 (75' ALBERTINI) sv MASSARO 6 All.: CAPELLO 7 1 Arbitro: SNODDY (Irlanda del Nord) 7 Reti: 54' Papin. Ammoniti: 26' Tassoni. Spettatori: 9400 :.-:"-".. .:*.-. : :«. ::¥ :: Jean Pierre Papin si è fatto trovare puntuale sul perfetto cross dalla destra di Laudrup e ha battuto il portiere elvetico regalando il successo al Milan sull'Aarau

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