Rimescola rimescola in video viene fuori un Alba che stupisce di Alessandra Comazzi

r TIVÙ'& TIVÙ' Rimescola, rimescola in video viene fuori un Alba che stupisce DEVE essere l'aspetto ludico della programmazione Rai: giocare un po' con i palinsesti, tanto per divertirsi a sorprendere l'incauto telespettatore. Come con le tre carte, carta vince carta perde, qual è la carta? Chi lo sa. Le carte si identificano, il mercoledì, con le partite di coppa, che ieri sera sono state rimescolate, sovvertite, ribaltate, su tutte le tre reti a disposizione. E con le partite, i film e il resto. «Sette spose per sette fratelli», a esempio, il vecchio, incantevole musical di Stanely Donen: annunciato in pompa magna per il 30 agosto, era stato scalzato via all'ultimo minuto da un film di Francesco Nuti, senza alcuna spiegazione, neanche i motivi tecnici di prammatica, suscitando l'irritazione del Tipografo di Trino e di tanti altri spettatori che telefonavano al giornale chiedendo impossibili spiegazioni. «Sette spose per sette fratelli» è ricomparso ieri, inserito nel gran gioco del ribaltone. Chissà. Tutto previsto, invece, l'alI tra sera su Rete 4, dove Alba I Parietti ha presentato con Teo Teocoli «Arrivederci estate», in onda da Ibiza. Intanto vediamo che Rete 4 pare voler uscire dal suo cliché di rete delle telenovela e basta: sempre popolare, ma con qualche ambizione in più. L'arrivo di Funari, quello della compita Carla Urban con la sua macchina della verità, il gioco di identificazione di Marco Balestri, sono tutti tentativi di «diversificare gli investimenti», come dicono in Borsa. Prendiamo «Arrivederci estate», dell'altra sera: nel suo genere (che, certo, non è un gran genere, sfilate di canzoni, spiritosaggini, giochini e miss per riempire le vuote serate dei mesi caldi), è stato in assoluto il migliore, il meno noioso e il più spiritoso, uno spettacolo vero, persino con alcune battute (stupore!), seguito da oltre tre milioni di persone. E finalmente abbiamo colto una delle famose caratteristiche storiche della Parietti, quella tanto sbandierata da essere oggetto di parodia, se ne burlava Francesca Reggiani di ((Avanzi», e a noi era sempre sfuggita: l'ironia. Avendo accanto un comico come Teo Teocoli e non il serioso, cipiglioso, Cutugno, o un uomo dallo schiacciante mestiere come Pippo Baudo, anche la bell'Alba ha potuto finalmente mettere in mostra le suo doti di showgirl. Non sa ballare, non sa cantare, ha difficoltà con le lingue straniere, lei stessa ha dichiarato di aver preso a condurre programmi dopo aver capito che nel resto non sarebbe riuscita mai, ma con un buon supporto risponde bene. Adesso vorrebbe fare un talk-show: non lo farà mica da sola? E chi si metterà accanto? In attesa di risposte, martedì abbiamo concluso la serata televisiva con un po' di Pavarotti, che cantava in piazza Grande a Modena. Alla Scala magari lo fischiano, ma in America lo adorano. Nella sua città lo venerano e in tv lo coccolano: piace, rende bene, è popolare, canta cose serie ma non spaventa il pubblico come accadrebbe con un'opera presentata dall'inizio alla fine. Un buon investimento. Ascolto, 2 milioni 763 spettatori Alessandra Comazzi zzi

Luoghi citati: America, Ibiza, Modena, Trino