Finisce a Parigi la fuga di Izzo di S. Marzolla

Il mostro del Circeo catturato in un residence. Aveva una pistola e dieci milioni Il mostro del Circeo catturato in un residence. Aveva una pistola e dieci milioni finisce a Parigi la fuga di tao La Colasanti: «Ho evitato un'altra umiliazione» PARIGI. La latitanza parigina di Angelo Izzo non è durata neppure un giorno. L'hanno preso ieri pomeriggio in un residence qualche ora appena dopo l'arrivo per via aerea dalla Spagna. Aveva dieci milioni di lire e una pistola con cinque colpi in canna. Ma la Digos milanese e gli agenti francesi non gli hanno permesso di usarla. «Chi siete?» ha detto, sorpreso, il seviziatore del Circeo appena capito che ormai la fuga stava per concludersi. «Polizia italiana» hanno risposto gli agenti. E Izzo, in fuga da tre settimane, li ha abbracciati, complimentandosi con loro: «Grandi!». Finisce così la lunga caccia all'ergastolano che beffò i giudici alessandrini non tornando da un permesso. E, da Roma, Donatella Colasanti, una delle sue vittime, dice: «Non cerco vendette, ma sono contenta che quell'uomo torni in cella. La giustizia italiana evita così un'altra umiliazione». E. Benedetto e S. Marzolla A PAG. 11 Angelo Izzo

Persone citate: Angelo Izzo, Colasanti, Donatella Colasanti, Izzo

Luoghi citati: Parigi, Roma, Spagna