Il satellite Olympus riposa nell'orbita-cimitero con un anno di anticipo

TELECOMUNICAZIONI TELECOMUNICAZIONI Il satellite Olympus riposa neirorbita-cimitero con un anno di anticipo OLYMPUS, il grande satellite sperimentale per le telecomunicazioni messo in orbita nel luglio dell'89 dall'Agenzia Spaziale Europea (Esa) e «perduto» il 12 agosto quando cominciò ad andare alla deriva senza più rispondere ai comandi da terra, giace da qualche giorno nel «cimitero dei satelliti». Fin dal 26 agosto, dopo ripetuti tentativi di recupero tutti andati a vuoto, i tecnici dell'Esa avevano dovuto accettare l'inevitabile: la missione operativa, che doveva terminare all'inizio del '94, è stata chiusa in anticipo. Il satellite era costato mille miliardi di lire, con una quota italiana del 30,6 per cento. Vi avevano lavorato numerose nostre aziende, guidate da Selenia e Aeritalia, poi confluite in Alenia. Olympus non sarà sostituito. All'Esa spiegano che, nonostante la fine anticipata, la missione ha dato i risultati che ci si attendeva e che per il futuro le attività sperimentali svolte su di esso saranno trasferite a satelliti già operativi, come quelli di Eutelsat, o affidate a satelliti specializzati, come per esempio il Drs (Data relay satellite). Il satellite è stato utilizzato per numerosi esperimenti nei campi più avanzati delle telecomunicazioni; ad esempio, per trasmettere dati dalla piattaforma-laboratorio orbitante Eureka agli scienziati a terra, e per esperienze di videoconferenza e di giornalismo elettronico con trasmissioni quotidiane attraverso l'Atlantico; un ruolo decisivo, sottolineano all'Esa, è stato svolto nel campo del tele-insegnamento. «Oltre cento organismi di dodici Paesi - si dice alla sede parigina dell'Agenzia spaziale europea - hanno utilizzato Olympus per mettere a punto trasmissioni che fanno ormai parte della struttura stabile del teleinsegnamento via satellite. Molti di questi programmi sono stati in seguito trasferiti su Eutelsat». Olympus è servito inoltre co¬ me banco di prova per numerosi programmi di radio e tv che vengono ormai trasmessi su base commerciale, in particolare Raisat della Rai e Bbc World Service. E stato infine utilizzato per trasmissioni sperimentali di tv ad alta definizione contribuendo a mettere a punto questa tecnologia del futuro. Paradossalmente va anche detto che il capriccioso satellite ha fornito ai tecnici dell'Esa l'opportunità, ovviamente non prevista e non voluta, di farsi una notevole esperienza nella manovra di un oggetto in orbita. Il laboratorio volante era già sfuggito una volta al controllo nell'estate del '91. In quell'occasione, dopo averlo «ibernato», averne rallentato i movimenti rotatori anomali e avergli fatto fare un giro completo intorno alla Terra accendendo e spegnendo i piccoli razzi stabilizzatori, i tecnici dell'Esa erano riusciti a riportarlo alla sua posizione e a riattivarlo. Ma gran parte del carburante di riserva era stato consumato. Alla nuova avaria la situazione è apparsa subito critica; i controllori sono immediatamente intervenuti riuscendo a ridurre i movimenti abnormi del satellite, ma alla fine hanno dovuto constatare che il carburante rimasto non sarebbe più bastato per riorientarlo nella posizione di lavoro. Bisognava a questo punto cominciare il delicato lavoro per toglierlo dall'affollata orbita geostazionaria a circa 36 mila chilometri di quota, per collocarlo su un'altra in cui non potesse scontrarsi con i satelliti operativi. Poiché le riserve non erano sufficienti neppure a portarlo su un'orbita più eleva ta, come avviene di solito, si è optato per una più bassa verso la quale già lo stava portando la deriva; i razzi di bordo sono stati accesi a più riprese fino a portarlo alla nuova orbita sulla quale da qualche giorno sta vo landò. Per sempre. Vittorio Ravizza

Persone citate: Vittorio Ravizza

Luoghi citati: Selenia