Parla il Dna

BOTANICA BOTANICA Parla il Dna Le impronte genetiche utiperfettamente ogni spec COME si fa ad essere certi che la varietà della pianta da frutto che si vuole acquistare corrisponda alla foto del frutto indicata sul cartellino? Il problema è irrilevante nel caso di un amatore che pone la pianta nel proprio giardino ma ha un grosso peso nella frutticoltura specializzata, dove la scelta delle varietà è importante per la resa della coltura. L'identificazione di una varietà è importante anche per chi crea nuove varietà, dati gli enonni costi e i tempi legati alla selezione. Non sono rari i casi in cui si sono avuti risvolti giudiziari per la commercializzazione con nomi e marchi diversi di varietà apparentemente simili, ad esempio di fiori o di fruttiferi. La ricerca di nuove metodologie di biologia molecolare utilizzabili negli studi di genetica ha fornito quale ricaduta applicativa la possibilità di identificare inequivocabilmente una determinata pianta. La tecnica impiegata è simile a quella utilizzata anche in famose indagini alla ricerca del fantomatico assassino: l'analisi del Dna. Si riesce infatti a fornire una «impronta genetica» della pianta analizzata che è univoca, proprio come le vere impronte digitali. Questo è possibile perché il Dna di ogni organismo è unico. Nello sviluppo di queste metodologie si è passati dall'uso di particolari sequenze nucleotidiche, chiamate microsatelliti, fino alla recentissima tecnica chiamata Per. I microsatelliti ilizzate per individuare ecie di pianta da frutto sono sequenze costituite da alcune decine di basi nucleotidiche, spesso formate da due o quattro basi ripetute più volte, che si ritrovano ripetutamente all'interno della molecola del Dna. Ogni singola pianta possiede nel proprio Dna un numero variabile e diverso di questi microsatelliti e quindi può essere individuata e distinta da tutte le altre. Evidenziando quindi questi microsatelliti mediante l'uso di particolari tecniche che impiegano isotopi radioattivi quali marcatori si riesce a caratterizzare visivamente la loro struttura. Con la tecnica della Per è sufficiente teoricamente possedere una sola molecola di Dna per rendere visibile, a seguito di successive amplificazioni, una determinata sequenza nucleotidica. Quindi è possibile analizzare una ridotta quantità di materiale vegetale (una foglia o una radichetta) per determinare a qua le cultivar appartenga la pianta. Questo genere di studi è attuato ad esempio presso l'University of California in Davis dove si stanno caratterizzando le cultivar di varie specie frutti fere quali melo, susino e ciliegio con l'obiettivo di poter fornire con la descrizione della varietà, oltre alla forma delle foghe o al colore e forma dei frutti, anche la caratterizzazione dei micro satelliti o di sequenze peculiari del Dna. Bigio Malusa Augusto Marchesini

Persone citate: Augusto Marchesini, Malusa

Luoghi citati: California