IN TRINCEA

tuttolibri LA STAMPA Settembre 1993 A un po' di diario a mi' modo che ho ripescato fra le mie carte, trovo gli avvenimenti di quei giorni, trascritti con la freschezza e la convinzione di chi visse questa guerra nella meiletta delle trincee: Olitine Ro21 luglio 1915 Chiamamelo riposo! Le palle a marmittone gl'arrivan più qui che lae! Va' 'ia va' 'ia! ma 'n tu te l'è mia a pigliare, s'a ire a fa' patahe, le si cociano e le si mangiano. 22 luglio 1915 Cannoni o non cannoni oggi s'à a fa' fagioli! Benone! Allora io vo' a coglili, te tu gli coci, e lio va a piglia' l'olio. Va', vai. Se un'allungo la coscia un po' alla sverta, una spoletta la mi sfonda i' cervello. 23 luglio 1915 Stamani la luna in mezzo a due castagni, e da questi sorretta, si è andata a posare sulla vetta di una montagna. I castagni burloni l'hanno lasciata andare ed è cascata da quell'altra parte. Domani mattina è inutile m'alzi, la luna sarà morta! Il solito vento passava strisciandosi al suolo; a tratti a tratti trascinava con sé, ora un suono di campana lontano, dopo un canto di gallo vanesio, incassandoci fra un chi... chiri... chi... le prime voci di... sve... chi... glia... chiri... fuo... chi... ri... don... ri... den... chi... Gra... don... natie... don... ri!!! Ad un tratto il vento è cessato ed ho potuto ascoltare: Sveglia Granatieri! Fuori! Don-dan don-den-dan. Chicchirichiiii! Tremila uomini svegli, tremila bocche che urlano, parlano e mangiano. E che poco diritto esclusi che pochi! Menomale che a loro il vento dà noia, non vedon la luna, e quando mi sveglio e mi alzo, per loro è il momento del più grosso dormire. 24 luglio 1915 Siamo agli avamposti da stanotte. A sette e mezzo e a mazzetto ò finio tutt'i' vaglia che riscossi ieri. 25 luglio 1915 T'ò fatta una discreta mangia- tina, t'ò letto i' corriere della sera; un' manca che la p... eppo' sarè a' i posto. 26 luglio 1915 Mi son scordao d'essere 'n guerra. 27 luglio 1915 Co' i' rifrattore i' nemico ti sbircia e' posti persi. 28 luglio 1915 Tre cannonae 'n un giorno; punti guasti. 29 luglio 1915 Dalle nove alle dieci, caccia ai pidocchi. Gli ò studiati con grande attenzione, ce ne sono dei bianchi e dei rossi e dei neri; pare impossibile ma i tedeschi approfittano di ogni mezzo, per la reclame! 30 luglio 1915 In un giorno niente di novo. La sera cercano i' volontario pe' i' tubo a' reticolati. Eccolo! sempre pronto! Venticinque giorni prima che finisse la licenza, rientrato a' i fronte, preso di' {Censura). 31 luglio 1915 'N tutt'i' giorno, punte novità. Pe' la sera verso l'8'A s'andaa chinai; chinai, verso le trincee di' foco. I' ero più che contento di piglia' 'na pallottola ni' capo. La un venne, un la presi; ne feci anch'a meno! p 1° agosto 1915 - Che giorno gli è? - Io credo giovedì. I sono choc da cui non ci si riprende più. Ad esempio: il treno. Il primo a immaginarlo, come realistico sistema di trasporto per umani, pare sia stato un certo Richard Lovell Edgeworth: era il 1802. Nel 1825 fu inaugurata la prima linea ferroviaria degna di questo nome: in Inghilterra, tra Stockton e Darlington. Ne sono passati di anni. Eppure il treno continua ad affascinare, a sedurre e irritare fantasie, nostalgie, emozioni. E se c'è un ponte su una ferrovia, sempre c'è un omino sopra: che guarda e che sogna. E' una storia che incuriosisce: e in tanti, da angolature diverse, hanno già provato a raccontarla. Alla lista dei tentativi si aggiunge ora uno studio meticoloso di Remo Ceserani intitolato Treni di carta (Marietti, L. 38.000). Sottotitolo, per capirsi: L'immaginario in ferrovia: l'irruzione del treno nella letteratura moderna. Sono trecento pagine, ma potevano anche essere mille, perché le comparsate del treno nei libri sono infinite. Ceserani vagabonda in quel repertorio smisurato «campionando», come dice lui, tipologie e metodi diversi, cercando di trovare delle costanti, dei tic, delle inconsapevoli reti simboliche. La diagnosi di una malattia letteraria. Nella rete ci finiscono in tanti, da Tolstoj a Guccini, da Pascoli a Proust, da Conan Doyle a Pirandello. Una galassia quasi indomabile. A percorrerla, si scoprono tante cose. Fra le altre, che nessuno, nemmeno tra i grandi, è riuscito a scrivere una pagina davvero straordinaria su quella magia del treno. E che gli stereotipi si sprecano. Ad esempio: i primi che ci provarono, a raccontare quell'essere che correva dritto in mezzo alla campagna, pensarono istinti vamente a un animale. Una grande, spaventosa, affasci nante belva meccanica. Ossimoro in cui convivevano la paura e la seduzione, l'aspetto tecnologico e quello di apparente creatura viva. Di solito era paragonato a una bestia fe roce, ogni tanto a un uccello. Persino Andersen, quello delle favole, uno a cui la fantasia non mancava, per descrivere il fi schio del treno ricadde nel repertorio faunistico: «Assomiglia al canto del cigno di un ROMA RRIVA l'«anti-Eco»? Sarebbe meglio definirla l'«oltre-Eco», questa Guida alla tesi di laurea nuova di zecca che al celeberrimo vademecum di Umberto Eco aggiunge quel pizzico di pragmatismo in più, quella concretezza empirica e pervasa di solido buon senso, quella positiva disponibilità a diffondere a piene mani consigli utili e suggerimenti pratici che uno studente in procinto di prepararsi alla tesi di laurea farebbe bene a tenere a mente. E magari, nel caso decidesse di impegnarsi in un'attività intellettuale, a custodire per il futuro onde evitare le sciatterie e gli errori commessi da padri e fratelli maggiori. Consigli e suggerimenti i più minuti, quelli illustrati in questa Guida che Rizzoli manderà in libreria la prossima settimana e che lo storico Piero Melograni ha voluto compilare senza trascurare nessun dettaglio, dal formato ideale delle schede che il laureando dovrà adoperare nel corso dell'elaborazione della tesi («schedine di formato internazionale cm. 12,5 X 7,5, in cartoncino, acquistabili presso tutti i buoni cartolai») al comportamento corretto da osservare in biblioteca, dall'uso appropriato delle virgolette all'invito a risparmiarsi nella scrittura «voli pindarici, esercizi di stile, frasi contorte e involute». E persino tuttolibri IN TRINCEA

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