Inchiesta Borsano Pacione in procura

Inchiesta Borsano Pacione in procura Per la vendita d'un calciatore-fantasma Inchiesta Borsano Pacione in procura Un altro calciatore in Procura. Ieri è stata la volta di Marco Pacione, ex di tante squadre, dalla scorsa stagione in forza alla Reggiana. Chissà se il centravanti ha fatto gol nel ruolo inconsueto di testimone nel procedimento penale aperto sulla gestione del Torino calcio da parte dell'ex presidente Gian Mauro Borsano. Negli uffici della sezione di polizia giudiziaria della Guardia di Finanza, interrogato da un ufficiale, il trentenne attaccante è rimasto per più di un'ora. Impegnato a rispondere a domande sul suo trasferimento, nell'estate 1990, dai granata al Genoa. Si è infatti scoperto nelle scorse settimane che, oltre al giovanissimo Palestro, il Torino aveva ceduto un secondo calciatore «fantasma», quella volta al club ligure: tal Marco Vogna, nel 1991 appena diciassettenne, eppure valutato la bella cifra di un miliardo e cento milioni. Sta di fatto che sotto la «Lanterna» nessuno ha potuto ammirare il presunto centrocampista. Nemmeno l'hanno visto. L'on. Borsano ha ammesso la cessione fittizia, parlandone come di un escamotage per «regolarizzare» la precedente cessione in comproprietà di Pacione (allora non consentita). Per il pm Sandrelli si è trattato invece di un reato: fatturazione di un'operazione inesistente. Come quella del caso Palestro, «ceduto» al Venezia nello stesso periodo in cui Pacione finì da Genova al club veneto, subito rifiutato perché ritenuto «inabile». Fu solo una coincidenza? [a.g.l Marco Pacione, già attaccante della Juve e del Torino attualmente gioca nella Reggiana

Persone citate: Borsano, Gian Mauro Borsano, Marco Pacione, Pacione, Sandrelli

Luoghi citati: Genova