Juve appello a Baggio

Nella sfida all'Europa oggi entrano in scena altre cinque squadre italiane e domani tocca al Cagliari uadre italiane Nella sfida all'Europa oggi entrano in scena altre cinque squadre italiane e domani tocca al Cagliari uadre italiane Juve, appello a Baggio Trap non si fida dei «poveri» russi BOLOGNA DAL NOSTRO INVIATO Sarà perché la grande abbuffata di partite rende la vigilia di ogni incontro ripetitiva come se si assistesse allo stesso film, tuttavia a poche ore dall'esordio della Juve in Coppa Uefa contro la Lokomotiv di Mosca non si avverte il brivido dell'evento. A dirla con brutalità pare quasi che non freghi niente a nessuno, compreso ad Alberto Tomba che ieri mattina si è fatto trovare in albergo per accogliere i bianconeri con il solo scopo di fare passerella. «La Juve? Non conosco nessuno e non so neppure bene perché sono qui», ha confidato il candido Albertone, compagno di Baggio nella scuderia McCormàck. Roba di sponsor, insomma. In effetti c'è da riflettere se le Coppe così come sono strutturate abbiano ancora un fascino nei primi turni. Per la Signora esiliata a Bologna dalla squalifica del campo, l'approccio è diverso rispetto a quattro giorni fa, a Foggia. Allora c'erano tensione, interesse, diremmo paura. Oggi non più, sebbene il Trap si sforzi per mestiere di negarlo. «Guai a snobbare gli avversari», ripete. Che altro potrebbe dire? Il match si presenta con tutti i rischi che esistono ad affrontare dei perfetti sconosciuti. Ne sanno qualcosa il Toro eliminato l'anno scorso dalla Dinamo Mosca, o il Barcellona campione del mondo, escluso nei primi turni dalla Cska di Sadirin, l'attuale et russo. Sadirin è qui. Un vecchio sodalizio lo lega all'allenatore della Lokomotiv, Semin, che gli fa da assistente in Nazionale. E per mettere un po' di pepe, il Sacchi moscovita sostiene che la Lokomotiv è meglio di quella Cska, quindi, per la proprietà transitiva, la Juve badi a non far la fine del Barcellona. Sarà anche vero, però Bizzotto che ha osservato i russi in tre partite di campionato, ci confessava che valgono una buona squadra italiana di serie B o una scarsa di A. La Lokomotiv è quinta in campionato e partecipa per la prima volta alle Coppe, ha soltanto due giocatori internazionali (il portiere Ovchinnikov e il mediano Ruchkinov), non ha nome, non ha appeal, non ha esperienza e grazie all'accoppiamento con la Juve ha trovato uno sponsor, la Galleano, un'azienda di Savona che si occupa di trasporti. Può fare paura? L'impressione è che al massimo do- vrebbe fare solletico. «Come detentori della Coppa abbiamo l'obbligo di fare una buona figura - sostiene il Trap -. Bisogna andare avanti, fare strada». Perché potrebbe salvarvi da una stagione fallimentare come l'anno scorso? «Perché per un grande club è uno degli obiettivi da raggiungere. Anche se io preferisco vincere il campionato, dove emerge il vero valore della squadra. Le Coppe sono fatte di episodi, la bravura sta nel centrarli tutti com'è successo a noi l'anno scorso con l'eccezione di un tempo a Lisbona e uno con il Paris St-Germain. Ma la misura è data dallo scudetto, l'ho sempre pensato e non cambio idea». E fa bene, il Giuan, soprattutto perché la Juve da troppi anni non lo ottiene. «Io però l'ho vinto appena quattro anni fa con l'Inter. Più due Coppe Uefa. Tanto per rispondere a chi ripete che vincevo solo quando nel calcio bastava avere i giocatori più bravi». Una frecciata alle insolenze recenti di Maifredi, l'unico che non ha portato la Signora in Europa negli ultimi 30 anni. Trap si barcamena tra dubbi di formazione. Porrini, dopo le ultime prestazioni, sarà avvicendato da Carrera; Peruzzi è stato colto da un malore, prima dell'allenamento, per un'indige- stione. E resterà ancora fuori Dino Baggio, che non si è ripreso dall'infortunio. Così la Juve chiede al Divin Codino di resistere. «Quasi non dormo dal dolore e la cosa che mi spaventa di più è l'insensibilità del piede: è come se l'avessero anestetizzato, la botta ha toccato un nervo. Però va un po' meglio», ha dichiarato, obtorto collo. Per Fortunato, invece, ci sarà un test in mattinata, poi si deciderà, prima che si accendano i riflettori e si awiino le riprese di Telemontecarlo, al primo appuntamento dopo il mega contratto con la Juve. Undici anni fa la tv monegasca commise una gaffe straordinaria con i bianconeri, mandando in onda la pubblicità mentre Paolo Rossi segnava il gol d'avvio a Birmingham contro l'Aston Villa. Altri tempi, altra tensione. Speriamo, altro regista. Marco Ansaldo Il tecnico lancia frecciate a Maifredi e confessa: «Avanti in Coppa, ma meglio vincere lo scudetto» Venduti solo 10 mila biglietti a Zurigo Capello: niente OM un bene per noi BaggioUno (a lato) sarà in campo a Bologna anche se non si è ripreso dall'infortunio: «Quasi non dormo dal dolore, però sto migliorando» Trapattoni (sopra) e la Juve ieri hanno ricevuto la visita di Tomba Il Milan, per la prima volta dopo sei anni senza olandesi, si affida a Laudrup (a lato) contro i ruvidi svizzeri dell'Arati