Paolo Rossi «ospite non gradito» a Novara

Paolo Rossi «ospite non gradito» a Novara Il Comune respinge le accuse: lo hanno preso in giro, l'unica sala della città è chiusa fino a ottobre Paolo Rossi «ospite non gradito» a Novara «Ho criticato la Lega, e adesso il sindaco mi rifiuta il teatro» NOVARA. Paolo Rossi, il folletto trasgressivo di «Su la testa!», dichiara guerra alla Lega Nord e va all'attacco della giunta del Carroccio che governa il Comune di Novara, accusandola di avergli negato il teatro civico e, soprattutto, di averlo definito «personaggio non gradito» in una riunione di Consiglio. Con la sua compagnia, il comico avrebbe voluto tenere a Novara, dal 23 al 27 settembre, le prove del suo spettacolo «Pop e Rebelot». L'uso del teatro però non gli è stato concesso. Secondo Rossi, la decisione di rifiuto sarebbe stata presa in Consiglio comunale e durante la riunione il sindaco ed altri esponenti della giunta leghista lo avrebbero appunto definito «personaggio sgradito». «Per fortuna l'Italia non è tutta così», ha detto l'attore. «Comunque mi dispiace molto per gli spettatori di Novara. Vorrà dire che, d'accordo con la compagnia, noleggerò dei pullman per portare gli spettatori novaresi ad assistere allo spettacolo a Milano». Immediata la replica del sindaco di Novara Sergio Merusi: «E' un'accusa assolutamente falsa. Penso proprio che l'attore sia stato male informato. Il suo "referente" qui in città si è preso gioco di lui, facendogli fare la parte del burattino e divertendosi alle sue spalle. La prova? Il Consiglio comunale non si riunisce da luglio e comunque, visto che ad ogni seduta assistono i cronisti, di certo un fatto del genere non sarebbe passato inosservato». Rossi però non demorde e attraverso il suo agente, Paolo Guerra, ribatte: «Non siamo usi dire le bugie, soprattutto nei confronti di un Comune. Il nostro referente a Novara è una fonte attendibile». Quale allora la verità? «E' tutto molto più semplice spiega l'assessore alla Cultura Roberto Cota -. Il teatro Coccia, unico a disposizione del Comune, non potrà essere aperto fino al primo ottobre, quando entrerà in vigore la convenzione con i gestori. Figuriamoci se avremmo voluto rinunciare a un personaggio come Paolo Rossi, peraltro già applaudito a Novara, che oltre a permetterci di regalare ai novaresi un'anteprima avrebbe calamitato sulla città l'attenzione nazionale. E dapprima, per favorirlo, abbiamo dovuto annullare anche un concerto del cantante Enrico Ruggeri, che aveva richiesto il Palasport per una data nello stesso periodo, il 27 settembre. Così non ci è rimasto che prospettare a Paolo Rossi tutta la nostra disponibilità per uno spettacolo in data successiva. Offerta che resta valida anche dopo questa assurda e inconcepibile polemica, nata da una notizia che abbiamo accolto con viva sorpresa, innanzitutto perché quanto ci si attribuisce non corrisponde al vero». E pensare che Paolo Rossi poteva diventare sindaco di Novara: in campagna elettora le era stato indicato come candidato di Rifondazione comunista qualora la sinistra non si fosse presentata unita. Pietro Benacchio Il comico milanese Paolo Rossi Dai successi di «Su la testa» alla censura di Novara