«Sex symbol? No supermamma»

Jessica Lange è pentita: «Smetto di fare l'attrice, ora preferisco i miei bambini» Jessica Lange è pentita: «Smetto di fare l'attrice, ora preferisco i miei bambini» «Sex symbol? No, supermummu» «Non rifarei questo mestiere» DEAUVILLE. «Non voglio più fare l'attrice. Invecchiando ho capito che non me ne importa proprio nulla. Anzi, se potessi tornare indietro, non rifarei mai questo mestiere». Sono le parole della sensuale «sfrontata» Jessica Lange, a Deauville per onorare l'omaggio che il Festival del cinema americano le ha dedicato. Ieri sera, durante la serata di chiusura della manifestazione, ha ricevuto «Il Trofeo delle Star» disegnato da Baccarat e riservato a pochi festeggiati (anche John Malkovich e Richard Fleischer). «Rifarei un mestiere più tranquillo e solitario - ha proseguito la Lange - come la scrittrice o la fotografa. Ma non sono affatto delusa dalla mia carriera. Ho fatto tutto quello che volevo ed anche troppo. Ora ho cose più interessanti a cui dedicarmi, come crescere i miei bambini. Invece di fare film preferisco condurre una vita intensa con la mia famiglia. Leggo molte sceneggiature e, dopo dieci pagine, mi rendo sempre conto che nessuna parte è tanto valida da farmi abbandonare i miei compiti di madre». La quarantaquattrenne attrice è legata da undici anni al drammaturgo Sam Shepard con il quale condivide due figli. Vivono apparentemente felici in Virginia, in una fattoria con tanti cavalli, insieme alla figlia dodicenne che l'attrice ha avuto dalla precedente relazione con il ballerino Mikhail Barishnikov. Oggi la bella Jessica sembra rinnegare il tempo in cui, dividendosi tra il lavoro di cameriera a Greenwich Village e indossatrice part-time, fece di tutto per sfondare come attrice. Il primo ruolo in «King Kong» le diede fama da sex-symbol che seppe riscattare con ben cinque nomination e un Oscar quale attrice non protagonista di «Tootsie». Appare più giovane che nelle foto, ha i capelli biondi corti che le incorniciano il viso, indossa gonna e cardigan giallo con ampia scollatura che scopre la sottoveste di pizzo e una grande croce portata con elegante disinvoltura. «Prima pensavo di poter fare tutto confessa - ma poi ho capito che la famiglia è la cosa più importante». E nega con spontanea semplicità le ricorrenti voci che davano Sam Shepard in fuga dal tetto coniugale. «Voci che mi fanno solo ridere. Viviamo una vita talmente appartata che non credo ci sia qualcuno in grado di approfondire la nostra relazione intima. Comunque tutto può succedere... Penso che staremo insieme fintanto che ci sopporteremo. Sam è un uomo straordinario, un padre devoto e siamo destinati a stare insieme». Jessica Lange è anche la sorprendente interprete di «Blue sky», lungometraggio inedito del '91 che Tony Richardson ha ultimato poco prima di mo- rire di Aids. Il film, presentato ieri a Deauville in chiusura di Festival, narra la storia di una donna psicolabile il cui atteggiamento sensualmente provocatore causa non pochi problemi al marito militare. «E' molto, facile interpretare una donna matta perché ti permette di fare molte cose. E' un ruolo liberatore, in un certo senso». L'attrice detiene una casa di produzione che sta sviluppando una sceneggiatura tratta dal Premio Pulitzer «Thousand neckers» di Jane Smiley, un romanzo ispirato alla storia di re Lear. «Il progetto è ancora in uno stadio molto iniziale. Se risulterà in- teressante può darsi che mi convinca ad interpretarlo». Ha sempre scelto le parti basandosi sulla qualità del lavoro? «No. Ho anche accettato il ruolo di "Cape Fear" perché volevo lavorare con Marty (Scorsese) e Bobby (De Niro). Ma poi ho dovuto lottare per renderlo interessante perché non aveva molto spessore. E' stata l'unica volta e sarà anche l'ultima». Si considera una ribelle? «Ho sempre fatto quello che ho voluto. E ho scelto di vivere lontano da Hollywood. Ma non è questo essere ribelli». Daniela Bisogni «Con Sam Shepard siamo felici e destinati a stare insieme le voci che parlano di crisi mi fanno soltanto ridere» L'attrice Jessica Lange oggi ha quarantaquattro anni e vive in una fattoria in Virginia con il marito Sam Shepard (in alto) e con i tre figli Ha appena ricevuto il «Trofeo delle Star» a Deauville Nel suo curriculum, cinque nomination e un Oscar

Luoghi citati: Greenwich Village, Hollywood, Virginia