«Sarò mamma a casa»

Carmagnola: iniziativa pilota con personale ospedaliero Carmagnola: iniziativa pilota con personale ospedaliero «Sarò mamma a casa» Assistita dall'ostetrica dell'Usi Partorire a casa, avendo al proprio capezzale due ostetriche ospedaliere, con spese a carico del servizio sanitario nazionale: a Carmagnola si può. L'Usi 31 ha approvato un nuovo servizio di assistenza domiciliare al parto con personale del reparto di ostetricia e ginecologia. Da tre anni le partorienti piemontesi possono rivolgersi a liberi professionisti per organizzare la nascita in famiglia: la Regione nel '90 ha deliberato un rimborso dell'80 per cento della spesa documentata (fino a un massimo di un milione e mezzo). Esistono centri privati che offrono questo servizio. A Torino è attiva l'associazione «La cicogna». E' però la prima volta che l'assistenza domiciliare è gestita direttamente da una divisione ospedaliera, con personale dipendente. Il reparto dell'ospedale San Lorenzo, di cui da quindici anni è primario il professor Ugo Lucci Chiarissi è all'avanguardia. Vi nascono ogni anno circa 500 bambini: «Finora - riferisce il medico - una decina sono nati in casa, ma tutto è avvenuto su base volontaristica». In altri Paesi, ad esempio l'Olanda, la maggior parte dei parti si svolge fra le pareti domestiche. «E' però necessario valutare una serie complessa di fattori prima di autorizzare il parto a domicilio - precisa Lucci Chiarissi -: non solo medici, ma anche logistici, come la distanza dell'abitazione dall'ospedale o la presenza di un ascensore. Le ostetriche in ogni caso sono in grado di procedere ad un'eventuale rianimazione in caso di complicazioni». La paziente deve presentare domanda entro il settimo mese di gravidanza. La prima e al momento l'unica della lista è un'infermiera professionale del pronto soccorso, Jolanda Polato, 22 anni, che abita con il marito veterinario, Maurizio Fattore, 33 anni, in vicolo Crocetta 2. Aspetta il primo figlio per il 20 otto- bre. Era già comunque pronta a spendere i tre milioni necessari per generare l'erede a casa, in borgo Salsasio. «Sono anni che penso sia una bellissima opportunità, un evento da vivere in privato. Quando facevo tirocinio, ho assistito a più parti, con molti estranei e tanta confusione. Per il mio non inviterò nessuno, solo mio marito». Jada Ferrerò La prima mamma in lista è un'infermiera professionale del pronto soccorso (olanda Polato di 22 anni qui con il marito veterinario Maurizio Fattore di 33 anni Aspetta il primo figlio per il 20 ottobre Dopo aver assistito a diversi parti in ospedale «con molti estranei» vuole partorire con più intimità

Persone citate: Jolanda Polato, Lucci Chiarissi, Maurizio Fattore, Polato, Ugo Lucci Chiarissi

Luoghi citati: Carmagnola, Olanda, Torino