Tapie si ritira ma elimina il Milan di C. P.

Il boss dell'Om rinuncia all'esposto al tribunale di Berna per evitare guai alla Francia SCANDALI & COMPROMESSI Il boss dell'Om rinuncia all'esposto al tribunale di Berna per evitare guai alla Francia Tapie si ritira ma elimina il Milan Ai marsigliesi Intercontinentale e Supercoppa La spuntano Fifa e Uefa, via libera al Monaco Bernard Tapie, presidente dell'Om accetta la sentenza-compromesso ZURIGO. Sono le 12,33 quando, per fax, giunge la resa di Bernard Tapie. Il Marsiglia ritira l'esposto presentato al tribunale di Berna avverso l'esclusione dalla Coppa dei Campioni. «A malincuore, e senza la minima contropartita (falso, ndr), cedo alle pressioni rivoltemi per scongiurare il rischio di gravi provvedimenti contro la Francia calcistica». La magistratura svizzera, accettandone l'appello, aveva riammesso la squadra francese, sconfessando così, in termini clamorosi, la sanzione che il comitato esecutivo dell'Uefa aveva preso lunedì. Toccherà, dunque, al Monaco affrontare, il 15 e 29 settembre, i greci dell'Aek Atene; e all'Auxerre subentrargli in Uefa. Ha vinto la Fifa, fra minacce e lusinghe: se Tapie non fa marcia indietro, squalificheremo tutto il calcio francese e gli revocheremo l'organizzazione dei Mondiali '98. Se invece la fa... Seguiteci. Ieri, a Zurigo, il summit decisivo. Quaranta minuti di segretissimi pissi-pissi, con i giornalisti tenuti eccezional- mente fuori dal «palazzo». Protagonisti, Havelange (Fifa, presidente), Blatter (Fifa, segretario generale), Johansson (Uefa, presidente), Aigner (Uefa, segretario generale), Fournet-Fayard (Federazione francese, presidente). Tapie era in contatto telefonico. Ha parlato più volte con Blatter e Fournet-Fayard. Sin troppo chiare le carte in tavola. Il Marsiglia, accusato di aver corrotto il Valenciennes, aveva eluso la clausola compromissoria che impone ai tesserati di risolvere le controversie nell'ambito della giurisprudenza spor¬ tiva. Spiazzate, Fifa e Uefa avevano fatto quadrato. Havelange e Blatter hanno alternato il bastone alla carota. In cambio del dietro-front, e in attesa dei risultati dell'inchiesta avviata dalla procura di Valenciennes, il padre-padrone dell'Om ha ottenuto la promessa di sanzioni «morbide», mirate esclusivamente alla squalifica del giocatore Eydelie, da parte della Federazione francese. L'ultimatum della Fifa scade il 23 settembre: Fournet-Fayard ha promesso di rispettarlo. Ma c'è dell'altro. Tapie ha invocato la possibilità di disputare, «comunque», la Supercoppa d'Europa (con il Parma) e la Coppa Intercontinentale (con il San Paolo, in dicembre a Tokyo), in quanto appendici dell'ultima stagione internazionale, e non dell'attuale. L'Uefa si pronuncerà il 19 settembre: entrambe le sfide sono state già offerte al Milan (e dal Milan accettate). Tapie ha ragione: caro Johansson e caro Aigner, voi stessi avete ammesso che noi siamo puliti sul fronte europeo 1922- '93, e allora, con tutto il rispetto, che cavolo c'entra Berlusconi? Commenti sparsi. Aigner: «In linea di principio, i tribunali civili non devono immischiarsi nelle vicende sportive, ma d'ora in avanti sarà bene che anche noi riflettiamo a fondo sui rapporti giustizia ordinariagiustizia sportiva». FournetFayard: «Ha prevalso il buon senso». Tapie: «Ribadisco, non cederò Boksic e nessun altro. Ho ritirato l'esposto nel superiore interesse del calcio francese». Blatter: «Patti chiari e amicizia lunga». Certo, il caso Marsiglia - come, del resto, il contenzioso fra Reynolds e la Iaaf - apre scenari nuovi. Con tutti i miliardi che girano nello sport, si avverte sempre più l'esigenza di un tribunale sopra le parti. In questo senso si è mosso il Ciò, con il progetto di un'Alta Corte d'arbitrato. Postilla: la disciplinare Uefa ha respinto il reclamo della Dinamo Tbilisi. Come il Marsiglia, resta escluso dalla Coppa Campioni, [c. p.]