La serie C regala tre punti a chi vince

Molte novità, arrivano playoff e playout DA DOMANI RIVOLUZIONE Molte novità, arrivano playoff e playout La serie C regala tre punti a chi vince FIRENZE. Una cosa è certa: quello di C non sarà un campionato «qualsiasi». L'introduzione fatta dal presidente Giancarlo Abete, che più di tutti ha fortissimamente spinto verso la «gran rivoluzione», è eloquente: «Siamo il laboratorio sperimentale del calcio professionistico». Anche per questo c'è attesa: la serie C, dopo gli scandali scoppiati nei mesi scorsi che hanno coinvolto arbitri e diverse società «illustri», aveva bisogno di rifarsi il maquillage. E allora domani via ai cambiamenti. La prima novità riguarda gli organici: ai nastri di partenza 90 società (36 di CI divise in due gironi e 54 di C2 divise in tre gironi). Mancheranno all'appello nove club, falliti e indebitati di diversi miliardi, dopo il colpo di spugna della Federcalcio in agosto: Catania, Messina, Taranto, Casertana, Ternana, Vis Pesaro, Varese, Suzzara (queste ultime, due autoretrocesse per difficoltà economiche) e Arezzo, radiato a metà torneo per fallimento. Una situazione che ha indotto a riflettere lo stesso Abete: «La serie C nasce con qualche amarezza per la rinuncia di nove società, di cui ben otto capoluoghi, specie nel Sud». In compenso troveremo società blasonate come il Bologna (retrocesso dalla B dopo dieci anni), il Como, il Perugia (punito per illecito sportivo), l'Avellino, la Spai. In C2 torna alla ribalta il Livorno, ripescato nel calcio professionistico dopo alcune stagioni di limbo tra i dilettanti. Dal punto di vista tecnico c'è chi giura che sarà un campionato altamente spettacolare. Anche perché, ecco la seconda novità, il laboratorio di Abete ha deciso di schierarsi contro i pareggi: ogni vittoria infatti varrà tre punti. Il tutto condito poi dall'introduzione dei playoff e dei playout nel solo campionato di CI che serviranno a vivacizzare la fase finale del torneo. Soltanto otto posizioni (dalla sesta alla tredicesima) daranno la certezza della permanenza in CI, per le altre ci sarà da lottare. Una volta tagliato il traguardo di maggio-giugno, mentre la prima classificata di ognuno dei due gironi otterrà il passaporto per la B e l'ultima scivolerà in C2, le altre dovranno darsi battaglia per ottenere un posto al sole o per evitare la retrocessione: i playoff riguarderanno le classificate dal secondo al quinto posto (la quinta contro la seconda, la quarta contro la terza con gare di andata e ritorno: le vincenti poi si giocheranno il posto-B con partita unica in campo neutro); i playout coinvolgeranno le formazioni classificate dal quattordicesimo al diciassettesimo posto (la diciassettesima contro la quattordicesima, la sedicesima contro la quindicesima con gare di andata e ritorno, le perdenti retrocederanno in C2). Insomma, una battaglia infinita: «Ogni partita - sottolinea Abete - sarà più importante rispetto a tutte quelle del campionato passato». Infine la tv: come per A e B, Tele + 2 trasmetterà in diretta una partita di serie C anticipata al sabato. Il che conferma il rinnovato interesse verso questo campionato. La presenza televisiva, peraltro, finirà per interessare anche gli stessi arbitri, come osserva il presidente dell'Aia Salvatore Lombardo: «Da quest'anno anche gli arbitri di C avranno il loro strumento di valutazione: tutte le partite saranno registrate e riviste insieme per rimediare agli errori commessi». Brunella Ciullini

Persone citate: Brunella Ciullini, Giancarlo Abete, Salvatore Lombardo

Luoghi citati: Arezzo, Casertana, Catania, Firenze, Messina, Suzzara, Taranto, Ternana, Varese