La Juventus sposa Telemontecarlo di Fabio Vergnano

I bianconeri dribblano Rai e Fininvest nella cessione dei match casalinghi di Uefa LA NOTIZIA DEL GIORNO I bianconeri dribblano Rai e Fininvest nella cessione dei match casalinghi di Uefa La Juventus sposa Telemontecarlo E Trapattoni sferra un duro attacco a Tele+2 TORINO. Il ruggito del vecchio Trap. Lui che a ragione non ha mai voluto iscriversi al club dei rimbambiti, si accende come un cerino. Sbatte i giornali sul tavolo, rischia di mandare in frantumi il telefono cellulare e attacca con una filippica che è una lezione per gli ingenui e una risposta a tutti i cacciatori di polemiche. Miccia corta. Trapattoni esplode con rapidità e va a colpire al cuore Tele+ 2: «Non capisco il commento della partita con la Samp. Non so cosa abbiano visto, o cosa pretendano. Calcio nuovo? Noi mercoledì ne abbiamo fatto tanto, ne bastava la metà per essere soddisfatti. Invece dalla telecronaca sembrava che in campo lo spettacolo fossero gli altri ad offrirlo. Oggi trionfa la superficialità. Tutti parlano, tutti sputano sentenze. Io pretendo obiettività nei commenti, non mi prendono in giro». Il Trap e le reti berlusconiane. La telenovela continua. Due apparizioni a Pressing e al Processo dell'allenatore, le «dirette» che Italia 1 ha realizzato di tutte le amichevoli estive dei bianconeri, non sono bastate per ristabilire il feeling. Anzi, il Giuan è andato su tutte le furie con accuse precise e dettagliate. Solo un caso che a poche ore di distanza dallo sfogo del tecnico bianconero la Juve abbia raggiunto un accordo con Telemontecarlo per la trasmissione degli incontri casalinghi di Coppa Uefa? E' stata, la notizia di ieri, un colpo di scena inatteso. Il primo match già mercoledì a Bologna contro i russi. Delle sette squa¬ dre impegnate nelle coppe, la Juve era l'unica a non aver ancora risposto sì alla Rai che offriva sette miliardi. Telemontecarlo ha garantito a Boniperti qualcosa di più (dieci?) e l'ha spuntata. Ieri sera la Lega ha ratificato il contratto biennale. Al di là del fatto economico, c'è forse l'intenzione di combattere lo strapotere milanista anche via etere. Non siamo alla rottura dei rapporti con la Fininvest, ma certo d'ora in poi l'interlocutore privilegiato sarà Montecarlo, che evidentemente ha garantito altri servizi in appoggio e massima obbiettività di giudizio. Giornataccia ieri per Trapattoni. Non pago dell'attacco frontale ai mezzibusti televisivi, spara altre bordate, provocate dalle solite battute sul calcio del Duemila di cui Zeman è uno degli esponenti di maggior spicco. Sia chiaro, il Trap non ha nulla contro i nuovi profeti, ma non Alla Vogherese (squadra di serie C2) sono stati tagliati per inadempienza la forza, la.luce, l'acqua e il gas. Calcisticamente, si può rimediare alla forza con un difensore rude, alla luce con un regista talentuoso, all'acqua con buchi in difesa e al gas con una mezza dose di fortuna: met-ano. gli piace essere preso per fesso proprio quest'anno che sente di avere una squadra diversa. Così riattacca con uno slogan di facile presa: «Nuovo non è necessariamente anche bello». Come dire che non ci si diverte soltanto là dove si pratica il calcio che fa sognare Sacchi. Aggiunge: «Non siamo di fronte a qualcosa di nuovo, ma a qualcosa di diverso rispetto alle consuetudini italiane. L'Inghilterra giocava in un certo modo già agli inizi del Novecento. Quindi il binomio zona-nuovo non regge. Il Foggia è l'unica squadra che tiene un certo atteggiamento in campo, però il resto non è da buttare. Di sicuro con la tattica adottata oggi da Zeman ogni risultato diventa possibile, anche al di là dei valori tecnici in campo». Dal che si deduce che il calciofrenesia del Foggia è paradossalmente l'ultima spiaggia per i di¬ sperati. Trap ci crede: «Lo straordinario dinamismo dei ragazzi di Zeman non fa ragionare l'avversario, anche quello più forte. Se si mettessero sullo stesso piano delle squadre migliori, non la spunterebbero mai. Poi è chiaro che non vinceranno lo scudetto, ma intanto usano con molta efficacia e razionalità le loro armi. Per noi è un calcio utopico, non possiamo fare un discoi-so di stretta austerità, qui ci sono altre pressioni, altri obiettivi». Tutto vero, tutto sperimentato. Infatti i peones pugliesi l'anno scorso rifilarono una lezione indimenticabile alla Juve. Trap ricorda con rabbia: «Fu la seconda sconfitta in otto giorni, la botta che ci tagliò fuori dalla lotta per lo scudetto. Domani una trasferta delicata come allora, ma è diversa la Juve. La sconfitta con la Roma non ha cambiato le mie idee iniziali su questa squadra. Non c'è rinuncia in partenza, ma in campo ci sono anche gli avversari. Vialli ha messo a fuoco certe carenze, però la squadra mercoledì gh' ha dato una risposta immediata». Tredici punti su trentaquattro fuori casa: il bilancio della passata stagione è tutto qui. Domenica il patatrac di Roma non ha portato un'inversione di tendenza. Il Giuan ribolle: «Negli ultimi mesi della scorsa annata la situazione è cambiata, anche in Coppa abbiamo giocato con lo spirito giusto. Il discorso, dunque, continua e in più c'è un organico che offre garanzie. Sappiamo osare, è ora di finirla con certi preconcetti». Buone e cattive notizie dall'infermeria. Kohler recupera, domani gioca. Ancora stop invece Fortunato. Fabio Vergnano A destra, Trapattoni. Sopra, Kohler che domani esordisce in campionato

Luoghi citati: Bologna, Inghilterra, Italia, Montecarlo, Roma, Torino