Ferrari un lampo rosso

Entusiasmo a Monza per Alesi che ottiene il 3° tempo nel primo turno di qualificazione del G. P. d'Italia Entusiasmo a Monza per Alesi che ottiene il 3° tempo nel primo turno di qualificazione del G. P. d'Italia Ferrari, un lampo rosso Prost e Hill davanti per un soffio MONZA DAL NOSTRO INVIATO Si scrive Alesi, si pronuncia Allez-y. In francese significa «forza, avanti!», si usa per incoraggiare qualcuno. E bisogna riconoscere che mai come ieri il giovane pilota originario di Alcamo, focoso sangue siciliano, ha tenuto fede al proprio cognome, spingendo la Ferrari al miglior risultato cronometrico della stagione. Terzo tempo nel primo turno di qualificazione del Gran Premio d'Italia, ma anche e soprattutto una iniezione ricostituente per la Scuderia di Maranello. Un lampo rosso nel grigiore di questi ultimi mesi. E dire che quando lo stesso Alesi, la settimana scorsa dopo una serie di test sulla pista lombarda, si era dichiarato molto ottimista, in pochi gli avevano creduto. Noi stessi pensavamo a una boutade, a una specie di lancio pubblicitario per richiamare i tifosi. Chiediamo venia: aveva ragione lui, il Gian Burrasca della Formula 1. Con il cuore in mano e il volante fra i denti il ventinovenne ragazzo nato ad Avignone dove era emigrata la sua famiglia, ha infiammato l'autodromo nazionale. Applausi a scena aperta per i suoi giri da brivido, sventolio di bandiere, vecchi fans di Maranello con le lacrime agli occhi. Per circa sette minuti, anzi, Alesi era persino riuscito a mantenere la sua promessa, portandosi in pole position. Non all'ini- zio delle prove, quando si può cercare la sorpresa mentre gli avversari sono ancora in fase di rodaggio, ma alla fine, nei momenti cruciali in cui tutti si battono allo spasimo. Prima Alain Prost, poi Damon Hill hanno dovuto chiedere tutto alle loro Williams per superare la Ferrari. E quando ci sono riusciti lo hanno fatto per un soffio, sul limite di pochi decimi. Il vantaggio più piccolo che i rulli compressori della squadra inglese abbiano mai ottenuto dall'inizio di questo campionato. «Non ho fatto un miracolo - ha spiegato Jean, con gli occhi brillanti e un sorriso largo così stampato sul volto - e non ci so¬ no segreti. La vettura e il motore sono sempre gli stessi. Ma abbiamo lavorato molto, abbiamo provato a lungo nel circuito di Monza e siamo arrivati qui preparati. Per la prima volta ho potuto sfruttare al massimo il mezzo che avevo a disposizione. L'ho spremuto come un limone, senza problemi. E ho spinto al massimo. E' tutto». Il popolo ferrarista ha apprezzato, si è spellato finalmente le mani. Anche perché Alesi è uno di quei piloti che sentono la spinta della folla. «Quando ho visto nel display del cruscotto ha raccontato Jean - che avevo ottenuto il miglior tempo, ho alzato il pugno, subito dopo il traguardo. Per annunciare a tutti, subito, che la Ferrari era davanti a tutti. Che emozione». Commosso lui dentro l'abitacolo, ma quante scariche di adrenalina nel vedere la sua vettura salire su tutti i cordoli nelle varianti, affrontare la pista da una parte all'altra della carreggiata, poi uscire dalla terribile curva parabolica a circa 250 chilometri orari con metà delle ruote di sinistra sull'erba, all'esterno. Là dove una piccola imprecisione ti può buttare implacabilmente contro le barriere. Questo ieri. Ma oggi cosa succederà? Jean Todt, boss della Ferrari, ha risposto a questo interrogativo con filosofia: «Godiamoci questo risultato, poi vedremo». Alesi invece è stato più concreto: «L'obiettivo è di rimanere in seconda fila e poi fare una buona gara domani. Non abbiamo molti margini di miglioramento, molto dipenderà anche dalla situazione ambientale. Ma non credo che saranno in tanti a poterci sorpassare». Con Alesi al terzo posto dietro a Prost e Hill, ma davanti a Senna, la Ferrari ha anche piazzato Berger in quinta posizione. L'austriaco non era contento dell'assetto della sua vettura, ma forse è anche preoccupato per le condizioni della sua salute. «Il gomito sinistro continua a darmi dei problemi, l'infezione non si ferma. Probabilmente lunedì sarò costretto a farmi operare». La Casa del Cavallino ha convocato lo specialista francese Gerard Saillant per un consulto nella giornata odierna. Se l'intervento sarà ritenuto necessario quasi sicuramente Berger non potrà correre in Portogallo e sarà sostituito da Nicola Larini. Ma per il momento anche il buon Gerry spera di concorrere a portare qualche punticino alla squadra. Una Ferrari che ieri per la prima volta ha suscitato anche qualche gelosia da parte dei rivali. Benetton (ieri in difficoltà con Schumacher 6° e Patrese 18°), McLaren e persino la Williams sono convinte che la squadra italiana abbia avuto un grosso vantaggio a provare per una settimana su questa pista. Tocca ora ad Alesi e Berger cercare comunque di sfruttar l'occasione favorevole. Cristiano Chiavegato Jean: anche in gara sarà dura superarci Jean Alesi: «Non ho fatto un miracolo e non ci sono segreti Abbiamo lavorato molto, ho spinto al massimo e per la prima volta ho potuto sfruttare completamente il mezzo» Alain Prost (a fianco) Damon Hill: le loro Williams hanno dato tutto per superare Alesi; in alto a destra, Gerhard Berger

Luoghi citati: Alcamo, Avignone, Italia, Maranello, Monza, Portogallo