Acciaio di Stato addio l'Ilva sarà smembrata

Acciaio di Stato addio l'Ilva sarà smembrata Acciaio di Stato addio l'Ilva sarà smembrata ROMA. Primo passo ufficiale del progetto dell'Uva relativo alla scissione in due società operative, la Uva laminati piani e la Acciai speciali Terni. Dopo il via libera del consiglio di amministrazione dell'Iri di mar: tedi scorso, ieri il consiglio d'amministrazione della finanziaria siderurgica ha recepito il progetto, che ha come principale scopo quello di facilitare la privatizzazione delle due nuove società, «per le quali è previsto 'un ritorno all'utile dal 1994». Il riassetto, che verrà sottoposto da Nakamura all'assemblea dei soci Uva il 31 ottobre, diventerà operativo da gennaio. Con l'operazione varata ieri l'acciaio pubblico si spezzerà però in tre tronconi: le due nuove società e l'attuale Uva, nata dalle ceneri della Finsider, nella nuova veste di contenitore delle altre attività e partecipazioni, che sarà messa in liquidazione. In quest'ultima divisione rimarranno «gestioni stralcio» ma anche partecipazioni di rilievo come la Dannine, quotata in Borsa e destinata alla privatizzazione. Il «sondaggio» del mercato per il collocamento della quota pubblica nella società bergamasca è stato infatti affidato, nei giorni scorsi, alla merchant bank inglese Barclays. Nel comunicare il via libera da parte del consiglio di amministrazione, l'Uva precisa che il «principale scopo del progetto è quello di accelerare e facilitare il processo di privatizzazione delle due nuove società, rivolto ad acquirenti nazionali ed esteri». La creazione delle due nuove società autonome «permetterà infatti di meglio cogliere le opportunità di mercato attraverso una presenza più specialistica e finalizzata». L'Uva, infine, illustra in sintesi il destino delle varie attività della capogruppo siderurgica: 1) Uva laminati piani. Saranno trasferiti a questa società «i rami aziendali che riguardano i prodotti piani comuni: nastri a caldo, laminati a freddo, rivestiti e zincati». 2) Acciai speciali Terni. Vi confluiranno «i rami aziendali che riguardano il settore degli acciai speciali, della laminazione a freddo e finitura degli acciai magnetici e degli acciai inossidabilv>. A ciascuna di queste due società verranno inoltre trasferite le partecipazioni azionarie di diretto interesse. 3) Uva. Nel suo ambito resteranno «le gestioni stralcio e alcune partecipazioni». Poi verrà messa in liquidazione con il sostegno dell'Iri, che «delibererà in tempo utile in ordine agli impegni da assumere per quanto attiene l'assistenza finanziaria ed economica e le garanzie che si rendessero necessarie all'attuazione del progetto», [r. e. s.] Via libera al riassetto L'impero siderurgico diviso in due gruppi Nakamura, amministratore dell'Uva fa partire il piano-cessioni

Persone citate: Nakamura

Luoghi citati: Roma