Guido Rosa: guardinghe le banche estere di S. Lue

Guido Rosa: guardinghe le banche estere Guido Rosa: guardinghe le banche estere MELANO. «Andiamoci piano, a cantare vittoria». E' prudentissimo, Guido Rosa. Il presidente dell'associazione che rappresenta le banche estere operanti in Italia (Aibe) - nonché manager della Società Generale - è reduce da troppe scottature, e non si fida delle buone notizie: l'ok della Cee al rimborso dei debiti Efim è sicuramente un fatto positivo, ma chissà se basterà. Cosa teme, dottor Rosa? «Attendo innanzitutto di conoscere nei dettagli la delibera della Cee. E' innanzitutto impor¬ tante capire a quale parte dei rimborsi si riferisce. E poi, se l'ok al pagamento è subordinato alla ristrutturazione, entro il '96, di tutto l'indebitamento delle società pubbliche da parte dello Stato, non sarà una condizione di facile adempimento». Insomma, la ferita-Efori non si è ancora rimarginata? «Diciamo che il caso Efim ha aperto un capitolo di difficile lettura su tutto il settore pubblico italiano. L'atteggiamento di tutta la comunità finanziaria in¬ ternazionale è diventato molto più prudente neh'erogare crediti, soprattutto verso le società finanziarie. Guardiamo sempre più alla validità delle singole aziende che alla loro appartenza di gruppo». Va bene, ma ormai c'è il placet comunitario sui rimborsi. «Benvenuto sia il placet, ma bisognerà anche vedere come il commissario liquidatore e il governo gestiranno i pagamenti: voglio dire in che tempi e in che modi». Intanto l'Italia, per i banchieri esteri, significa oggi anche e soprattutto crack Ferruzzi. Cosa vi attendete? «Difficile fare pronostici, aspettiamo il piano. Il caso Ferruzzi è molto diverso da quelli che lo hanno preceduto, cioè Federconsorzi, Agrifactoring e, appunto, Efim. In questi casi abbiamo, sostanzialmente, un interlocutore pubblico. Nel caso di Ravenna, il soggetto è privato». Martedì la Barclays Bank ha chiesto il fallimento del Gft, nonostante Mediobanca abbia messo in atto un piano di salvataggio: un caso destinato a ripetersi? «Quel che posso dire è che in Italia le procedure concorsuali tipiche, cioè i fallimenti, sono più lunghe e farraginose di quelle degli altri Paesi. Perciò, in linea di massima, si cerca di evitarle». Questo vale anche per il caso Ferruzzi? «Direi soprattutto per un caso come quello, viste le dimensioni e l'internazionalizzazione». Cosa rimproverate all'Azienda Italia per questa serie di voragini finanziarie? «Sostanzialmente la poca trasparenza con cui sono stati trattati i casi precedenti: speriamo bene per Ferruzzi». [s. lue]

Persone citate: Ferruzzi, Guido Rosa

Luoghi citati: Aibe, Italia, Ravenna