La star più contesa in tv è un sacerdote di Stefania Miretti

Raiuno e Raidue, guerra per don Mazzi Raiuno e Raidue, guerra per don Mazzi La star più contesa in tv è un sacerdote «Domenica In» o «Il coraggio di vivere» Oggi Locatelli scioglie il dilemma ROMA. Tele-mercato di fine estate, la star più contesa è un sacerdote di sessantanni, don Antonio Mazzi, fondatore della comunità «Exodus» e dell'opera Don Calabria, salito agli onori delle cronache non tanto per aver tolto, in trent'anni di attività, decine di ragazzi dai marciapiedi, non tanto per il lavoro duro contro la tossicodipendenza e l'emarginazione, quanto per aver operato la conversione di Renato Zero e dei Matia Bazar. Ulteriori competenze nel campo dello spettacolo, nessuna. Ma Raiuno lo vorrebbe al posto che fu di Alba Parietti per santificare, al fianco di Luca Giurato, la «Domenica In» delle famiglie italiane. E Raidue, già distintasi l'anno scorso per aver audacemente sostituito la figlia di Mina, Benedetta Mazzini, con don Piero Gelmini alla conduzione di «Rock Café», rilancia offrendo a don Mazzi di tornare, come ospite fisso, a «Il coraggio di vivere» di Riccardo Bonacina, trasmissione forse più consona, ma meno popolare. Gesù, che dilemma. Pochi mesi fa, interrogato sull'ingaggio di don Gelmini a Raidue e sul nascente fenomeno dei preti in televisione, don Antonio ci aveva confidato: «Sto a guardare. Posso solo dire che io non l'avrei fatto». Come una vera star, volerà stamane da Parigi a Roma per incontrare in giornata il direttore generale della Rai, Don Antonio M azzi Gianni Locatelli, ed esaminare con lui le due proposte. Porrà delle condizioni, naturalmente: per «Domenica In», in particolare, la sua firma dipenderebbe anche «dalle ragazze» che andranno a completare il cast. Nel caso andasse in porto la trattativa con Monica Vitti, non dovrebbero esserci problemi. «Ci ha già dato un ok di massima», spiega Bepi Nava, assistente del direttore di Raiuno. Ma Bonacina non dispera: «Ci terremmo moltissimo ad avere don Mazzi con noi. L'ho sentito poche ore fa, al telefono dalla Francia. "Che ci vai a fare a Domenica In"?, gli ho detto». Già: che ci vanno a fare, i preti, in tv? Il loro mestiere di grandi comunicatori, naturalmente: «Per chi lavora, come noi, nel campo della prevenzione, certe occasioni non possono essere sprecate», ha saggiamente dichiarato don Antonio. E poi, a rendere più evidente, forse più credibile, il nuovo corso della Rai, la moralizzazione annunciata dopo l'orgia di scemenze e lustrini. E però, alla fine, resta il sospetto che per i dirigenti televisivi i religiosi rappresentino anche un buon investimento economico, un affare sul piano del risparmio. Come le suore nelle cliniche ospedaliere, sono presenze rassicuranti e non costano nulla. Stefania Miretti ■ • ■ Don Antonio Mazzi

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