Tutti sul filo della nostalgia la tristezza sempre in agguato di Alessandra Comazzi
Tutti sul filo della nostalgia la tristezza sempre in agguai TIVÙ' &TIVU' Tutti sul filo della nostalgia la tristezza sempre in agguai COME era stato annunciato da Rete 4, l'ex ministro De Lorenzo è davvero ricomparso in tv, precisamente nel telegiornale delle 13,30, ieri. Si difendeva davanti all'ineffabile Emilio Fede, diceva per esempio che i medicinali non sono affatto aumentati, e che, da ministro, lui voleva soltanto realizzare un gigantesco piano di riforma. Un bel coraggio, una bella faccia, una vergogna. Sempre su Rete 4, da De Lorenzo alle telenovele: ne è cominciata per l'appunto un'altra, intitolata «Valentina», in onda alle 8 di sera. Protagonista è un'attrice che è quasi un mito nel genere, Veronica Castro, donna divisa tra carriera e amore. Niente di nuovo sul fronte: eredità contese, affetti e odi familiari, giuramenti, tradimenti, illusion, Paraguay, paradiso d'amor. E la nostalgia? Altro must. Ci giocano un po' tutti, sanno che funziona. L'altra sera su Raiuno si sono ripresentati gli Anni Sessanta, nello show canzonettiero intitolato, tanI to per evocare e suggerire, I «Stessa spiaggia stesso mare». Eccole lì, le vecchie stelle di una volta, quelle che cantano le facili note dei nostri ricordi, dell'epoca in cui eravamo più o meno bambini e ascoltavamo le voci degli urlatori dai juke box. Giocavamo con le figurine, le biglie e il Coloredo, mentre la gassosa con la pallina la conosciamo solo per sentito dire. Quei brani li ricordano tutti, e l'altra sera la tv li ha riproposti eseguiti dagli esecutori originali, Piero Focaccia con la fondamentale «Stessa spiaggia stesso mare», Tony Dallara con «Ghiaccio bollente», Gianni Pettenati con «Bandiera gialla», Peppino di Capri con «Let's Twist Again». C'è un rischio, in programmi di questo genere: che l'effetto-nostalgia si trasformi in effetto-tristezza, il passo è breve, il confine labile. Vedere quelle rughe, quei capelli grigi, quelle pancette, non è mica allegro. Anche se, perfidamente, è proprio quello che attira il pubblico: dove sono finiti i divi di una volta, come sono diventati, ti ricordi, mi ricordo. Qualche anno fa il programma di Red Ronnie «Una rotonda sul mare», con le vecchie glorie in gara, fu uno dei maggiori successi della stagione. Ed è quindi la curiosità, insieme con la nostalgia, che ha trasformato la solita carrellata di canzoni in un programma un po' più sopportabile. Complici anche due signori che conducevano in scioltezza, Eleonora Brigliadori e Massimo Ranieri. Qualche scivolata con Gianfranco D'Angelo, titolare degli «intermezzi comici». Esempio: «Ma come, stessa spiaggia stesso mare - dice lui -; il mare è cambiato: sapete qual è adesso la formula dell'acqua? Cacca 2 0». Quasi tre milioni di spettatori. E' andato meglio, in audience, il Festivalbar: nonostante la serata conclusiva, in onda su Italia 1, fosse una registrazione, e il vincitore, Eros Ramazzotti, si conoscesse già, la manifestazione organizzata da patron Salvetti, una sicurezza per la canzone italiana, è stata seguita da 5 milioni 261 mila persone Alessandra Comazzi
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