Pinerolese la crisi più nera di Antonio Giaimo
I sindacati: «Situazione drammatica, ma il peggio deve ancora venire» I sindacati: «Situazione drammatica, ma il peggio deve ancora venire» Pinerolese, la crisi più nera I disoccupati sono quasi 5 mila Nel Pinerolese non nascono più nuove aziende, mentre molte realtà produttive stanno invecchiando senza rinnovarsi. Un decremento industriale reso oggi più drammatico dalla crisi. Una viabilità insufficiente e il ritardo di Pinerolo nell'adozione del piano regolatore che dia finalmente uno spazio adeguato alle industrie, accentuano le difficoltà di una zona dove, quotidianamente, la lista dei disoccupati si allunga. All'ufficio di collocamento di Pinerolo, nel primo semestre del '94, erano iscritte 6737 persone, di cui 4682 uomini e 2055 donne. I disoccupati sono 4580, e le persone alla ricerca di un primo lavoro 2156. «Da luglio a oggi la situazione occupazionale si è ulteriormente aggravata - spiega Franco Agliodo, responsabile della Cisl -. Molte aziende non sono ancora a regime: dopo le ferie hanno iniziato con la cassa integrazione. Esistono problemi di mobilità alla Beloit Italia, alla Skf di Villar Perosa, alla Boge, in Birroni. A None la Tecno FÙter ha chiuso prima delle ferie lasciando a casa 35 dipendenti». La crisi dell'indotto auto ricade anche sul Pinerolese; sottolinea l'ingegner Ezio Gentilcore, direttore della Gor di Buriasco, azienda qon 150 dipendenti che produce semilavorati per. il settore automobilistico: «Grazie alle esportazioni, nel primo semestre dell'anno si è registrato un andamento favorevole. L'accentuarsi della crisi di mercato in tutta Europa, dove vendiamo il 60 per cento del prodotto, ci ha costretti però ad una riduzione d'ordini con conseguente ricorso alla cassa integrazione». Si vendono meno macchine e si comprano anche meno mobili. Un quadro della situazione arriva dalla Annovati di Frossasco, specializzata nella produzione di pannelli truciolati rivestiti. «Da oltre un anno le famiglie, e di conseguenza i mobilieri, hanno notevolmente ridotta'cónsumi e investimenti penalizzando la vendita dei nostri pannelli che è calata di oltre il 30% - spiega Maurizio Annovati -. Siamo riusciti a fronteggiare questa situazione scoprendo mercati nuovi e incrementando le esportazioni favoriti anche da una maggiore svalutazione della lira». E i dati negativi sono rimbalzati tutti nell'ufficio dell'assessore provinciale al Lavoro Claudio Bonansea: «La Provincia ha finanziato uno studio socio-economico per conoscere l'effettiva situazione del territorio ed analizzare le sue potenzialità per creare una condizione di ripresa complessiva anche nel Pinerolese». Ma non è troppo tardi per pensare ancora alle analisi socio-ambientali? «No, si tratta di un supporto indispensabile - ribatte Bonansea - per la rivalutazione di settori penalizzati facendo anche ricorso alle risorse finanziarie previste dalla Cee per le aree a declino industriale». Antonio Giaimo L'assessore provinciale al Lavoro Claudio Bonansea (sopra) A fianco la Skf di Vlllar Perosa, uno dei tanti punti di crisi nella realtà economica di una zona dove il numero dei disoccupati sta raggiungendo livelli preoccupanti
Persone citate: Bonansea, Claudio Bonansea, Ezio Gentilcore, Franco Agliodo, Maurizio Annovati
Luoghi citati: Buriasco, Europa, Frossasco, None, Perosa, Pinerolo, Villar Perosa
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