Hotel Canelli

Hotel Canelli Hotel Canelli Una lapide dimenticata Tutti i militanti socialisti di allora lo ricordano come Lurens, il gestore dell'Albergo Canelli di via San Dalmazzo 5, il locale dove Piero Passoni riuniva i fedelissimi del partito. In quei locali passarono un po' tutti, da Nenni a Pertini a Saragat. Poi divenne anche sede, insieme con la conceria Fiorio di via san Donato, dei primi incontri clandestini del Cln. Quell'albergo, fu edificato alla fine del 1600, è anche un pezzo di storia cittadina. Una lapide realizzata il 28 aprile del '45 recita: «Qui, aderenti i proprietari e il personale, maturò, per l'infaticabile e difficile attività del Comitato di liberazione e del partito socialista italiano di unità proletaria, l'insurrezione piemontese trionfata nella liberazione dal nazifascimo». Ora le stanze sono vuote, i gestori dell'albergo (che ospita artisti di teatro e dell'operetta) Gilda e Bepy Scalabrino non hanno la licenza del ristorante. E così la lapide originale giace abbandonata sul pavimento, accanto a una copia successiva, posta a parete. Abbiamo avvertito della situazione la direttrice del Museo del Risorgimento, Cristina Vernizzi, che ha una sezione dedicata alla Resistenza. Ci ha assicurato il suo interessamento. Se sarà portata a Palazzo Carignano, non si perderà.

Persone citate: Cristina Vernizzi, Fiorio, Nenni, Pertini, Piero Passoni, Saragat, Scalabrino