Piano regolatore anticrisi
Maratona della giunta comunale riunita da mattina a sera Maratona della giunta comunale riunita da mattina a sera Piano regolatore anticrisi Pronto a novembre, ritorna il metrò Piano regolatore in Sala Rossa entro novembre, agenzia_per coordinare i rapporti della città con la Cee, Torino inserita trale aree in declino industriale. L'ha annunciato ieri la giunta riunita da mattina a sera per «riflettere» sul futuro di Torino e per dare concretezza ai progetti indicati nel programma presentato dal sindaco nei primi giorni di luglio, all'atto dell'insediamento della nuova amministrazione municipale. Tante le proposte degli otto assessori al sindaco. Con una parola d'ordine: combattere l'emergenza e dare un contributo «forte» per far uscire la città dalla crisi. Venerdì si insedieranno le sei commissioni consiliari. Eleggeranno i rispettivi presidenti. Da lunedì la seconda (Assetto del territorio e Trasporti) sarà posta sotto pressione per rinviare in Consiglio il piano regolatore al massimo entro sessanta giorni. L'assessore Coreico prevede almeno due riunioni la settimana per discutere con la minoranza un progetto di città che potrà dare respiro all'edilizia e innescare un volano economico non indifferente. — \ Successivamente, dopo il «sì» del Consiglio comunale e del Comitato regionale di controllo, il piano verrà inviato in Regione per il varo definitivo che, salvo clamorosi ritardi, dovrebbe avvenire entrol'anno. Ma dalla Regione arriva una notizia negativa sul progetto di costruire 1300 alloggi (200 del Comune) sulle aree Gardino, Comau e Framtek, lasciate libere dall'industria: il comitato tecnico urbanistico di Palazzo Lascaris non ha discusso l'argomento perché mancava il numero legale. Se ne riparlerà alla nuova riunione prevista soltanto ad ottobre. Tra le anticipazioni del piano regolatore la giunta punta molto sul raddoppio del Politecnico per il quale sono in corso trattative con le Ferrovie, proprietarie delle aree sulle quali il palazzo di coreo Duca degli Abruzzi dovrà essere ampliato. Per avviare questo ed altri progetti (dal rilancio della ricerca alla formazione professionale) sono però necessari quattrini che il Comune non ha. _ Di qui l'affannosa ricerca di risorse che - ha annunciato il sindaco - potrebbero arrivare dalla Cee, sempre che Torino ed il suo hinterland siano riconosciuti come area in declino industriale. Il professor Castellani sia in Consiglio comunale lunedì sera, sia ieri è apparso fiducio- so: «In un recente colloquio - ha detto - il ministro Andreatta mi ha dato assicurazioni che la questione sta per risolverei positivamente». A fine mese la Cee dovrebbe inserire la città tra le aree in crisi industriale. «Mi rendo conto - ha com- mentato il sindaco - che per Torino sarebbe una caduta d'immagine, ma in questo momento conta di più che arrivi denaro fresco da investire. Per questo, appena insediata, la giunta si è affiancata a Regione e Provincia per sollecitare l'intervento della Comunità economica europea. Nell'attesa, Regione, associazioni degli imprenditori ed operatori economici hanno preparato i progetti da finanziare con quei fondi». Su questo filone s'inserisce la creazione dell'Agenzia per i rapporti internazionali, in particolare con l'Europa. Se ne sta occupando il vicesindaco Guido Brosio. «Si tratta - ha spiegato Castellani - di coordinare l'esistente. La Regione, la Provincia, il Politecnico, l'Università, le Camere di Commercio, la FinPiemonte, lo stesso Comune hanno sempre avuto loro canali privilegiati con la Cee. Ma nessuno, nello scoreo decennio, ha mai pensato ad un'azione convergente. Oggi, in tempi di crisi, è più che mai necessaria. Abbiamo preso contatti con gli enti interessati per creare un ufficio che, utilizzando le strutture che ci sono, sappia avvicinare davvero Torino all'Europa». In quest'ambito potrebbero rientrare finanziamenti «importanti» per dare avvio a realizzazioni che la città aspetta da trent'anni. Per esempio il metrò. Giuseppe Sangiorgio Per ora niente alloggi sulle aree industriali II sindaco Castellani: «Quasi sicuramente Torino sarà tra le aree a declino industriale» Sotto l'assessore Franco Coreico
Persone citate: Andreatta, Castellani, Franco Coreico, Gardino, Giuseppe Sangiorgio, Guido Brosio, Lascaris
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