I premi mai pagati non frenano l'Italia

Europei di volley: oggi c'è la Svezia Europei di volley: oggi c'è la Svezia I premi mai pagati non frenano l'Italia // desiderio di rivincita fa superare problemi con la federazione e i club oulu DAL NOSTRO INVIATO Soltanto con uno sforzo estremo di realismo, e un pizzico di civetteria, la pallavolo azzurra non si considera ancora sul podio europeo e insiste nell'argomentare sulla necessità di vivere alla giornata. Ma di fatto tra gli azzurri e le semifinali di Turku rimane l'odierno, superabilissimo, confronto con una Svezia in declino e il più probante confronto di domani con un'Olanda che finora non ha entusiasmato, a differenza degli azzurri la cui super prestazione contro la Cecoslovacchia è stata una sorta di cartina al tornasole delle ambizioni. Julio Velasco e i suoi giocatori sembrano essersi passata parola - e forse lo hanno fatto davvero - per smorzare gli entusiasmi, ma l'Italia attuale dà l'impressione di valere anche più di quella che vinse l'Europeo dell'89 e il Mondiale del '90: perché se è vero che l'organico risente della mancanza di un ricevitore-schiacciatore in più (doveva esserci Bernardi che si è infotunato alla vigilia del viaggio) lo è altrettanto che i singoli hanno raggiunto la piena consapevolezza della loro potenzialità. La squadra di Velasco ha una malcelata, quanto significativa, voglia di vincere che la porta a trascurare i possibili motivi di disturbo che vanno da un problema di premi non pagati dalla federazione (presente in Finlandia con il vicepresidente D'Arcangelo; latitante per ora il presidente Borghi) e promessi in pagamento per i prossimi mesi (entro l'anno?), a contratti non ancora firmati con le proprie società, com'è il caso di Giani e Bracci (Maxicono), anch'essi in attesa di arretrati: per loro, a livello di club, non esiste ancora l'accordo economico e neppure è iniziata la trattativa. «In queste condizioni - dice Giani - è chiaro che qualsiasi tipo di stimolo dobbiamo trovarlo in noi stessi. I nostri passati contratti erano già inferiori rispetto a quelli di società che, tra l'altro, non hanno vinto lo scudetto nelle ultime due stagioni. Sì, ho fiducia nel club ma sarei ben più contento di avere altri tipi di certezze». E il discorso vale pure per l'olandese Blangé, poco soddisfatto della trattativa, poi sfumata, di Parma con Vullo e per i due brasiliani, Carlao e l'allenatore Bebeto. A 20 giorni dal campionato, insomma, la squadra campione d'Italia ha sotto contratto solo Gravina (al secondo anno di un biennale) e Giretto. Ma torniamo agli Europei che oggi potrebbero esprimere verdetti già definitivi, riguardo al girone dell'Italia, se l'Olanda batterà la Bulgaria. Velasco e i suoi preferiscono evitare l'argomento, limitandosi a osservare che «adesso dobbiamo battere la Svezia, poi penseremo all'Olanda. E soltanto dopo l'Olanda all'eventuale semifinale. E quanto al titolo dipenderà se russi e olandesi ce lo lasceran no vincere». Giorgio Barberis Programma (ora italiana). Girone A, ore 14: Cecoslovacchia (punti' 2)-Francia (0); 16,30: Bulgaria (4)-0landa (6); 19: Italia (6)-Svezia (0). Girone B, 14 Russia (6)-Germania (6); 16,30 Polonia (2)-Finlandia (2); 19 Spagna (O)-Ucraina (2).

Persone citate: Bernardi, Bracci, D'arcangelo, Giorgio Barberis, Giretto, Gravina, Julio Velasco, Velasco, Vullo