«Era ora, bravo Prodi»

«Era ora, bravo Prodi» «Era ora, bravo Prodi» Ventura applaude il professore «E' un bene che lo Stato esca» MILANO. «Per piazza Affari la decisione dell'lri è un'ottima notizia. E' quello che la Borsa aspettava da tempo». Così commenta la decisione dell'lri di cedere direttamente sul mercato azionario l'intero pacchetto di Comit e Credit il presidente del Consiglio di Borsa di Milano, Attilio Ventura. Il quale aggiunge subito: «E' una cosa attesa da tempo, tanto che la Borsa, a furia di aspettare, aveva finito con il diventare scettica». Ora Prodi ha preso la decisione. Possiamo definirla una data storica? «E' un passo importante. E aggiungo che è ugualmente importante che queste privatizzazioni non siano fatte né male né troppo in fretta. Ma certamente è una via senza ritorno». Come giudica la formu- ./ la scelta,, os- Attil.o Ventura sia quella dell'offerta pubblica di vendita? «Si può subito osservare che con l'Opv, ossia senza un azionista di riferimento, il prezzo sarà più basso rispetto a una cessione che avesse previsto la costituzione di un nocciolo duro, e quindi obblighi all'Opa. Con l'Opv viene meno il premio di maggioranza». Dunque, Comit e Credit diventeranno public company? «Diciamo che solo nel tempo potranno delinearsi azionisti di riferimento, ossia più forti. Mi sembra che l'intenzione dell'lri sia quella di allargare il più possibile il numero degli azionisti. Il punto sarà: a chi faranno riferimento questi istituti?». E' fondamentale il problema del controllo? «No. La formula scelta dall'Iri lascia presupporre uno schema da banca popolare. Poi, è chiaro, in un secondo tempo ci potrà essere chi mette insieme quote più consistenti...». L'Iri ha scartato il siste¬ ma del nocciolo duro alla francese, quello che in un primo tempo era stato tentato per il Credit. Senza successo. Sembra aver dimostrato più realismo... «Certamente. E' probabile che questa sia oggi l'unica via percorribile. Ma, ripeto, la cosa importante è che lo Stato esca dalle banche. Del resto, se lo Stato avesse deciso di restare azionista nella prima fase, probabilmente nessuno avrebbe comperato volentieri banche». i titoli di queste Dunque bene che lo Stato esca? «Sì. E aggiungo che per lo Stato è una strada obbligata. Sia sotto il profilo politico che sotto quello dei conti». Forse il momento non è dei più semplici per vendere grandi banche... ' «Fa riflettere il fatto di come sia oggi difficile trovare grossi compratori per una grande banca. L'Iri ha optato per una decisione realistica». Qualche anno fa sarebbe stato diverso? «Se avessero fatto queste privatizzazioni prima, oggi saremmo un grande Paese. Questo è un momento difficile per vendere, forse uno dei più difficili della storia. Ma va bene anche così. Le priva tizzazioni sono un volano fondamentale per il mercato. E con queste due operazioni si creano delle public com pany». Molti sostengono che il ribasso di ieri in Borsa sia legato alla raffica di aumenti di capitale. E' d'accordo? «Parzialmente. Nel senso che non è solo questo il motivo. C'è dell'altro. Le vacanze so no finite, ricomincia l'anno, e ci aspetta un autunno pesante sotto il profilo economico E' abbastanza logico che qualcuno ritenga opportuno alleggerire i propri investi menti in titoli e ne smobilizzi una parte». [v. s.] ./ Attil.o Ventura

Persone citate: Attilio Ventura, Ventura

Luoghi citati: Milano