Da Roma un «ni» a Ghali

Dm Roma un «ni» a Ghali Dm Roma un «ni» a Ghali Andreatta: «Solleverò il caso di fronte all'Assemblea Onu» ROMA. Il contingente italiano rimarrà a Mogadiscio per facilitare l'avvicendamento con i nigeriani, ma non più di cinque giorni. «II. governo ha infatti autorizzato il comando italiano a negoziare un lasso di.tempo che non vada oltre il 12 settembre», ha dichiarato il ministro degli Esteri Andreatta ieri sera uscendo dal Consiglio dei ministri. «Dopodiché ci ritireremo rischierandoci come previsto a Nord della capitale». Il governo ha accolto la richiesta del segretario generale dell'Onu Boutros Ghali di ritardare il ridispiegaménto dopo aver avuto assicurazioni che il contingente italiano non sarà coinvolto in operazioni di rappresaglia. E dopo alcuni chiarimenti sul ruolo italiano durante l'agguato di domenica. Andreatta: «Il portavoce dell'Unosom a Mogadiscio ha chiarito oggi che non si ravvisa alcuna responsabilità degli italiani. Si trovavano a Checkpoint Pasta nell'impossibilità di ab- bandonare la loro postazione in quanto questa era sotto pressione dalla folla». Ma l'indagine chiesta dall'Onu per accertare il ruolo degli italiani dopo le accuse lanciate dai nigeriani proseguirà comunque. «Gli incidenti sul campo devono essere valutati uno per uno», ha dichiarato il portavoce Ahmad Fawzi. «Aspetto un rapporto da Mogadiscio e non posso fare dichiarazioni prima di averlo ricevuto. Dovremo aspettare finché si sarà posato il polverone». Insomma, l'episodio non è chiuso e i rapporti tra l'Italia e le Nazioni Unite rimangono tesi. Andreatta ha anticipato che solleverà la questione somala nel suo discorso all'assemblea delle Nazioni Unite a fine mese. «Si sono viste lacune, Inesperienze, mancanza di quella lunga cumulazione di. esperienze che hanno permesso alla Nato di funzionare come una macchina ben oleata». [a. d. r.]

Persone citate: Ahmad Fawzi, Andreatta, Boutros Ghali, Ghali Andreatta

Luoghi citati: Checkpoint Pasta, Italia, Mogadiscio, Roma