I curdi a Roma: libereremo i due ostaggi di Andrea Di Robilant
Ottimismo dopo il rilascio del rappresentante, del Pkk e il no alla richiesta di estradfcione Ottimismo dopo il rilascio del rappresentante, del Pkk e il no alla richiesta di estradfcione I curdi a Roma: libereremo i due ostaggi La scarcerazione di Sapan dopo l'intervento di Conso Sulle trattative braccio di ferro tra Andreatta e Formigoni ROMA. Il pasticcio curdo si avvia a soluzione. Ali Sapan, il portavoce curdo arrestato giovedì, è stato finalmente scarcerato ma dovrà rimanere in Italia in libertà vigilata per alcune settimane. Adesso la liberazione dei due ostaggi italiani sequestrati dal Pkk appare comunque più vicina. Ieri sera all'uscita di Rebibbia il giovane leader del Fronte nazionale per la liberazione del Kurdistan (Ernk) è stato accolto da una piccola folla festosa di curdi venuti da varie capitali europee per assisterlo nelle sue traversie italiane. Ma Sapan è subito partito per Genzano, vicino a Roma, dove sarà ospite di Eugenio Melandri, 1 europarlamentare di Rifondazione Comunista che ha seguito il caso del giovane curdo sin dall'arresto. I giudici hanno imposto l'obbligo della firma tre volte a settimana e ogni suo spostamento dovrà essere segnalato alle autorità. La pratica per l'estradizione di Sapan, che è stata chiesta dalla Turchia, dovrà infatti fare il suo corso anche se è pressoché scontato che essa non verrà concessa: il Guardasigilli ha già dichiarato che i reati contestati a Sapan (manifestazione sediziosa, danneggiamento aggravato e istigazione a delinquere) sono prescritti in Italia. Sapan era stato arrestato giovedì dalla Digos in virtù di un mandato di cattura internazionale spiccato da una corte turca. La corte d'appello aveva convalidato l'arresto e il caso Sapan rischiava di compromettere le trattative in corso per ottenere la liberazione di Angelo Palego e Anna D'Andrea. A quel punto il Guardasigilli ha chiesto alla corte d appello la revoca del provvedimento. Ieri pomeriggio la corte ha accolto la richiesta del ministro della Giustizia Giovanni Conso ma non è stata una decisione facile: ci sono volute tre ore di dibattito prima di arrivare ad una soluzione, anche perché il sostituto procuratore generale Luciano Infelisi ha insistito nella sua richiesta di limitare la libertà di Sapan. Nella piccola folla che ieri aspettava Sapan all'uscita di Rebibbia c'era anche Halil Bozan, il giovane curdo incaricato di rappresentare il suo movimento in Italia. «Penso che i nostri ospiti italiani in Turchia saranno presto liberi», ha detto. E indicando i suoi compagni: «Questa genete è venuta aall'Italia, dalla Svizzera, dalla Francia per vedere la liberazione di Sapan e siamo molto contenti. D'altronde non c'era un'altra soluzione: ce ne siamo accorti anche os- servando la confusione che l'arresto di Sapan ha provocato all'interno del governo italiano». Adesso riprenderanno le trattative con l'Ernk, l'organo politico legato al pkk, per la liberazione dei due italiani. Su questo fronte non tutto è chiaro. Il ministro degli Esteri Andreatta insiste che «con i curdi non si tratta», ma il sottosegretario all'Ambiente Formigoni ha già di¬ chiarato pubblicamente di aver avuto un incontro con Sapan per arrivare ad una soluzione. L'uscita di Formigoni non è piaciuta all'ambasciatore Luigi Fontana Giusti, che ad Ankara sta lavorando «su una pista aperta da amici di amici». Dice l'ambasciatore: «Se ci sono trattative in corso con i curdi per la liberazione degli ostaggi italiani prego Roma di dirmelo. Mi era stato chiesto di lavorare su una pista, e una soltanto, ma mi sembra che di piste se ne siano aperte più d'una e se ognuno segue la sua non so proprio dove arriveremo. Allora, con tutto il rispetto per le istituzioni, vorrei essere informato se anche altri stanno cercando una soluzione per conto loro». Andrea di Robilant Polemico l'ambasciatore italiano «Si stanno seguendo troppe piste» ©®©m@": Nella foto grande una manifestazione dei curdi. A sinistra Angelo Palego, l'italiano rapito, e Ali Sapan, il leader rilasciato
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- Il ritorno del «mostro», incubo nella notte di Bargagli
- Cede il tetto, muore operaio
- Indagini delia poiixia nei mondo dei vizio
- Vini da Enoteca
- Unica trama per le stragi
- SAVOIA - CARIGNANO !
- «Troppi i cantieri alla Roquette»
- 200 parole su i discorsi della Corona
- Il giallo Bargagli in tv
- Tommaso di Savoia Carignano commemorato dal prof. Romolo Quazza
- Vacanze di Pasqua sotto la pioggia e con due lievi scosse di terremoto
- Bimbo avvolto dal fuoco è salvato dalla nonna
- Il Governo inizia la propaganda per il prestito
- SETTIMANA BIANCA 1974
- Roma/A 24 ore dalla sparatoria in cui Ú morto il neofascista
- La propaganda pel Prestito Nazionale
- Ma Ciano non ascoltò il suo ambasciatore
- La centrale di Montalto sarà chiusa per due mesi
- Stamane di scena la Juventus
- La Juventus prova
- 4 TERRORISTI MORTI UNO FUGGE TUTTI GLI OSTAGGI SONO VIVI ?
- La tragedia della transessuale Richards
- Ci sono 130 mila siciliani, 100 mila calabresi, 80 mila campani e abruzzesi
- Forse altri quattro ufficiali coinvolti nella "trama nera,,
- I rigori sono fatali alla Juve decimata
- Due gocce di sangue possono fare piena luce sull'omicidio
- Iniziato il processo per i «balletti verdi»
- Polonghera, Sommariva, Montafia e Cuneo piangono quattro giovani coppie di sposi morti nell'incendio
- Carabiniere tenta di disarmare una guardia: entrambi feriti
- Alberto Talegalli e due amici uccisi nell'auto che si schianta contro la spalletta d'un ponte
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy