Nixon e Kissinger nel mirino di Franco Pantarelli

Nixon e Kissinger nel mirino Nixon e Kissinger nel mirino Gli islamici volevano rapirli per liberare lo Sceicco cieco NEW YORK NOSTRO SERVIZIO Un Richard Nixon rapito e un Henry Kissinger «desnudo»: questa, almeno per un momento, è stata l'idea che i terroristi scoperti recentemente a New York avevano avuto per ottenere la liberazione dei loro compagni già in prigione per l'attentato alle «Torri gemelle». Il progetto è contentuto in una conversazione registrata, il cui nastro si trova adesso nelle mani degli inquirenti. Il nastro è stato ascoltato anche daglj avvocati difensori, uno di loro ne ha parlato con un giornalista del «New York Times» e così il contenuto di quella conversazione è diventato di pubblico dominio, compreso il particolare curioso riguardante Kissinger. Appena rapito, si erano detti i terroristi, bisognerà immediatamente denudarlo, per evitare che qualche strano dispositivo elettronico celato nel tessuto dei suoi vestiti possa consentire alla polizia di localizzare la sua «prigione». L'idea del rapimento, che si sappia, non è mai diventata un piano vero e proprio, e infatti non sembra che fra i vari progetti di cui il gruppo terroristico sarà chiamato a rispondere (bombe nei tunnel che collegano Manhattan con il resto di New York, bombe alle Nazioni Unite, assassinio di Boutros Ghali e di Hosni Mubarak) verrà compreso anche questo. Ma la conversazione in cui l'idea è uscita fuori serve alla polizia per mettere insieme l'intero complotto e collegarlo addirittura con l'assassinio del rabbino Meir Kahane, avvenuto nel 1990. Ascoltando il nastro, infatti, si deduce che il «suggerimento» di rapire Nixon e Kissinger è venuto da El Sayyid Nosair, che si trova in prigione proprio per l'uccisione di Kahane. Il 23 maggio Emad Salem e Siddig Ibrahim Siddih Ali, i protagonisti della conversazione registrata su cui si basa tutto, andarono a far visita a Nosair nel carcere di Attica, a Nord di New York, e poco dopo cominciarono a discutere della possibilità di rapire l'ex presidente e l'ex segretario di Stato, facendo continui riferimenti a ciò che Nosair aveva detto loro. Poiché 10 scopo del rapimento doveva essere quello di far liberare i cinque uomini attualmente in prigione per la bomba al World Trade Center, ecco che nel «castelletto» che l'accusa sta costruendo tutto finisce per collegarsi: l'assassinio di Kahane, l'attentato alle Torri gemelle e 11 piano per creare il caos a Manhattan. Una sorta di lungo complotto, in piedi da anni e di cui lo «sceicco cieco», Omar Abdel Rahman risulta in pratica la mente. C'è però un particolare, in questa costruzione, che rende il tutto più difficile, ed è che Emad Salem, uno dei due protagonisti della conversazione riguardante Nixon e Kissinger, è un informatore della polizia. Il nastro esiste proprio perché lui, mentre discuteva con Siddig Ibrahim Siddih Ali, aveva azionato un piccolo registratore che teneva nascosto. Ebbene, gli avvocati difensori si dicono convinti che proprio ascoltando le parole impresse su quel nastro si deduce che il ruolo di Salem non era tanto quello di «catturare» le virtuali autoaccuse di Siddig, quanto quello di «provocarlo», suggerendo lui stesso le cose da fare e i possibili obiettivi da prendere di mira. In altri nastri, dicono sempre gli avvocati difensori, Salem risulta perfino «introdurre» gli aspiranti terroristi ai misteri degli esplosivi, dei detonatori, dei timer e così via. Per chi ha qualche memoria di Piazza Fontana, troverà in ciò qualcosa di familiare. Nixon e Kissinger, dopo che si è saputo delle intenzioni dei terroristi, sono stati oggetto di una spietata caccia all'uomo daparte dei giornalisti. Nixon, ieri non si sapeva dove fosse andato a celebrare il «Labor Day», l'equivalente americano del Primo Maggio. Kissinger, a quelli che sono riusciti a rintracciarlo per telefono, ha detto semplicemente che dell'esistenza di quella conversazione registrata che lo riguardava «nessuno mi ha mai detto nulla», guardandosi bene dall'approfondire il problema dei suo vestiti elettronicamente «trattati». Certe leggende è meglio che restino nel vago. Franco Pantarelli

Luoghi citati: El Sayyid Nosair, Manhattan, New York, Salem