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Morgan preme Potete farcela Morgan preme Potete farcela CERNOBBIO DAL NOSTRO INVIATO Francis Maude è il responsabile delle privatizzazioni globali di Morgan Stanley International, filiale londinese della banca d'affari americana, scelta dall'Imi per il collocamento dell'istituto destinato al mercato Usa. La sua esperienza in questo campo è di tutto rispetto. Come sottosegretario al Tesoro del governo Thatcher, ha curato la privatizzazione di British Telecom e dell'energia elettrica. Dottor Maude, nei processi di privatizzazione, esistono differenze fra Italia e altri Paesi? «Non specificatamente. Ogni privatizzazione ha background diversi, economici, sociali e politici. Ogni governo ha i suoi obbiettivi, e ogni operazione particolarità. Ma non direi che si caratterizzano per Paese. Del resto, il nostro lavoro è proprio quello di aiutare i governi a disegnare la struttura dell'operazione, caso per caso. Possiamo se mai dire che in parecchi casi di società italiane da mettere sul mercato, esistono a monte strutture conglomerate che bisogna sciogliere». Giudica i tempi delle nostre privatizzazioni abbastanza rapidi? «Il problema non è la rapidità. Anzi, non è possibile fare bene una privatizzazione in tempi stretti. Sulla scelta del momento, non tocca a me entrare nelmerito. Sono decisioni che riguardano il governo. Del resto, non c'è mai un tempo ideale». Nelle privatizzazioni esiste una carta vincente? «No, è il complesso dell'operazione che deve essere ben calibrato. Invece, c'è una cosa molto importante. Quando si avvia un programma di privatizzazioni, bisogna che la prima sia un successo. Il prezzo è un elemento importante, ma ce ne sono altri, come la concorrenza, gli obbiettivi...». Ad esempio? «Prendiamo la privatizzazione di società di servizi, dove la competizione non esiste o è limitata. Qui diventa fondamentale fissare una buona cornice normativa, che consenta a chi acquista di avere delle certezze. Allora il prezzo sarà alto». Il rischio paese non è di ostacolo alle privatizzazioni italiane? «Non credo. Gli investitori vedono bene che l'Italia è in fase di mutamento». La nostra Borsa non è troppo piccola? «In Inghilterra, le privatizzazioni hanno fatto salire i piccoli azionisti da due a dieci milioni». Iv. s.l