Dal likud risate anti-Rabin di Aldo Baquis

Libro di barzellette contro il governo Dal likud risate anti-Rabin Libro di barzellette contro il governo TEL AVIV NOSTRO SERVIZIO Posta di fronte a sviluppi sgraditi e allarmanti - cioè l'inopinata intesa tra il governo di Gerusalemme e l'Olp - la destra israeliana ha reagito ieri sfoderando la micidiale arma segreta di sempre del popolo ebraico: la risata dissacratoria. Se non sarà la dimostrazione di massa, indetta dalla destra per martedì a Gerusalemme, a far tremare il governo Rabin - dice l'autore, il giornalista Uri Orbach - forse l'effetto sarà provocato dalle barzellette. Innanzitutto va incrinato il mito di «Rabin, fine pensatore analitico»: «Un giorno - narra Orbach, un sostenitore dei coloni ebrei nei Territori - un amico del premier gli regalò un dizionario, affinché i suoi discorsi diventassero più forbiti. Dopo un po' gli chiese cosa pensasse del regalo. "La trama non mi è sembrata un gran che - rispose Rabin - ma il libro è bello, perché spiega bene ogni parola"». Il secondo colpo viene sferrato alla attendibilità del primo ministro: «Il Comitato degli insediamenti ebraici sul Golan organizzò un giorno una delegazione di animali per convincerlo a non restituire le alture alla Siria. Chiese la mucca: "Ma come, con tutto il latte che ho dato, ora devo sgomberare?" Chiese il cavallo: "Ma come, con tutti i turisti che ho fatto divertire, ora devo sgomberare?". L'asino restò muto. "E tu, non hai niente da dire ?", chiese Rabin. "Io no - rispose l'asino -, ho votato per te..."». Poi viene messa in questione l'efficienza del governo laborista. Con un'allusione ai lavori stradali magnificati con grandi cartelli del ministero dei Trasporti, che specificano l'entità degli investimenti - il libro afferma che adesso, per cambiare una lampadina, ci vorranno 3 ministri: «Uno si arrampica sulla sedia, e gli altri due mostrano un cartello che dice: "Entro 2 ore in questa stanza sarà sostituita una lampadina: investimento, un dollaro e mezzo"». Dal sarcasmo di Orbach non si salva nemmeno il ministro degli Esteri. «Un giorno Shimon Peres incontra per strada il negoziatore palestinese Faisal Husseini. "Caro Faisal, che piacere vederti" - esclama il ministro. "Sai, mi trovo in ristrettezze finanziarie: se credi, ti darei Gerusalemme Est per un milione di dollari". Husseini estrae la penna d'oro, e prepara un assegno. Passa un gruppo di ebrei religiosi e Husseini mostra loro il contratto di vendita. "Guarda che Peres ti ha truffato", lo ammoniscono i timorati. Furibondo, Husseini torna da Peres e gli strappa l'assegno. "Era una truffa così trasparente", dicono allora a Peres. "Cosa speravi di guadagnare ?". "Tre penne d'oro in una mattinata vi sembra forse poco?", ribatte il ministro». Aldo Baquis

Luoghi citati: Gerusalemme, Gerusalemme Est, Siria, Tel Aviv