Muore il balenottero tra musica e carezze di Furio Colombo

INTANTO INTANTO IN AMERICA Muore il balenottero tra musica e carezze RNEW YORK OCKY è stato trovato all'alba, il lunedì della settimana scorsa sulla spiaggia di Newport, in California. Non si chiamava Rocky, naturalmente, ma uno di quei quarantenni col cane che vivono sulla spiaggia l'aveva visto per primo e gli aveva dato il nome. E' stato lui a portare dei teloni da barca per ricoprirlo. Rocky è un cucciolo di balena insabbiato. La zooioga Me Cormick, bionda come in un film, mandata con un elicottero dallo zoo di San Diego, ha detto che è molto raro che un piccolo finisca sulla sabbia da solo. Quando lei è arrivata circa duecento, fra adolescenti e bambini, si davano il turno a carezzare senza interruzione il balenottero. Il quarantenne col cane aveva detto che se tutti lo toccavano e cantavano, ma senza parole, solo un motivo sottovoce, poteva servire a fare coraggio alla baby balena arenata. E così bambini e ragazzi facevano a bocca chiusa il coro di «Tomorrow», la canzone di un musical che conoscevano tutti. Naturalmente Rocky non era tanto piccolo. Accasciato sulla spiaggia era una montagnola da un quintale e mezzo. E' vivo, garantiva il quarantenne tenendosi vicino al muso dell'animale per scrutargli l'occhio. Ragazzi e bambini che vivono sulle spiagge californiane hanno visto vere balene e delfini e leoni di mare e sapevano che Rocky era un cucciolo. «Non servono i teloni - ha decretato il dottor Me Cormick, dopo la prima visita all'animale -. Non è come noi - ha spiegato -, per lui il caldo è un'altra cosa». Ma la zooioga ha ammesso che forse la piccola balena provava conforto al contatto diret¬ to delle mani. «Fatela voi la coperta. Così forse si sente rassicurata». Sulla canzone non aveva opinioni, ma ragazzi e bambini hanno organizzato dei turni, in modo che Rocky non restasse mai solo. Nonostante la penicillina, nonostante tutte le cure, la zooIoga Me Cormick non era tranquilla. «Respira male o ha qualche malattia che non conosciamo o non si dà pace di avere perduto contatto con il suo branco». Sulla spiaggia sono in molti ad avere cannocchiali o telescopi alle finestre che danno sul mare. Tutti hanno testimoniato che nell'ultima settimana nessuno aveva avvistato balene. «Impossibile - ha spiegato la zooioga -, non ci può essere un piccolo che si avventura da solo così lontano. «Non so spiegare il mistero e forse ci sono cose che dobbiamo rassegnarci a non sapere. Io, per esempio, non so che cosa sta tormentando Rocky. Perché si sente perduto?». E' stata una storia triste per gli abitanti della spiaggia intorno a Newport. Il terzo giorno anche i bambini si sono accorti che Rocky non respirava più, che la speranza di salvare la balena con i canti e il tocco delle mani era fallita. Da una casa dietro le dune è spuntato un tale che portava un iguana sulla spalla. L'iguana ogni tanto gli toccava la faccia col muso, come per dare o cercare conforto. Quando ha visto la folla l'iguana si è nascosto fra il collo e la camicia dell'uomo che l'aveva adottato. L'uomo ha spiegato ai ragazzi e alla zooioga: «E' una lunga storia quella del rapporto fra noi e gli animali. Forse una volta stavamo insieme e ci capivamo. Ma abbiamo perduto il filo. Ci vorrà del tempo per ritrovare il contatto. Io, con il mio iguana ci sono riuscito». La folla triste della spiaggia ha ascoltato in silenzio. Grazie all'uomo dell'iguana, c'era un po' di speranza. Furio Colombo

Persone citate: Newport

Luoghi citati: California, San Diego