Brizio è alla ricerca di una nuova alleanza di Beppe Minello

Brizio è alla ricerca di una nuova alleanza Giunta regionale in difficoltà Brizio è alla ricerca di una nuova alleanza Dopo Tangentopoli e la fine della partitocrazia, l'attuale composizione del Consiglio regionale, e di conseguenza dell'esecutivo, non rispecchia più la realtà Piemontese. Prima delle vacanze si guardava all'autunno come al momento della verità per la giunta guidata da Gian Paolo Brizio. Presidente, l'autunno è dietro l'angolo e alla fine della legislatura mancano 500 giorni, è sicuro di arrivarci sano e salvo? «Ho il dovere di provarci ma se c'è qualcuno più bravo e con alle spalle una maggioranza più solida della mia, sarò il primo a farmi da parte». Sa benissimo che non c'è e la giunta che presiede non è mai stata così in difficoltà: tolti gli inquisiti e quelli che si sono fatti da parte, può contare su una maggioranza di appena 29 consiglieri contro 28. Basta un raffreddore e lei cade. Nessuna delle proposte avanzate per rafforzare l'esecutivo l'ha convinta? «Ci sono regole che vanno rispettate: com'è possibile propormi di trovare la successione a me stesso oppure di formare un governo del presidente con una maggioranza diversa dal pentapartito? Sono escamotage: prima occorre trovare una maggioranza diversa dall'attuale. Se ci fosse perché non si presenta? Potremmo dimetterci, ma lo Statuto del Piemonte permette al Consiglio solo di votare ima nuova maggioranza, altrimenti si va alle elezioni. Ma ha senso andare a votare con il sistema proporzionale? Non è meglio attendere la riforma?». Ghe fare, allora, per rinvigorire l'esecutivo? «Prima o poi dovremo confrontarci con il pds e la forza dei suoi numeri, il problema è che non si capisce cosa vuole: si candida a forza di governo e poi nella battaglia per il bilancio abbandona l'aula. Vedremo quest'autunno cosa farà. Ci attendono importanti provvedimenti come il bi¬ lancio '94 e la creazione del "Fondo investimenti" con i quali destineremo i proventi delle nuove tasse a progetti mirati a risollevare l'economia». Presidente, mercoledì andrà da Ciampi per definire l'accordo di programma: cosa gli chiederà? «Che è ora di chiudere quell'accordo: Roma deve capire che aiutando le regioni forti come il Pie¬ monte a uscire dalla crisi aiuta il Paese. Come risultato minimo mi pongo l'obbiettivo di ottenere la certezza che l'Alta velocità si faccia comprendendo Torino, voglio assicurazioni sulla Asti-Cuneo e investimenti per la reindustrializzazione. La giunta sarà in difficoltà ma non è inoperosa e nemmeno inerte». Beppe Minello «Prima o poi a confronto con il pds» A fianco una seduta del Consiglio regionale, in alto Gian Paolo Brizio illiiiiÉiJii

Persone citate: Brizio, Ciampi, Gian Paolo Brizio

Luoghi citati: Piemonte, Roma, Torino