Radioattivi 37 fusti abbandonati

Scatta l'allarme tra Ivrea e Castellamonte: accorrono polizia e vigili del fuoco Scatta l'allarme tra Ivrea e Castellamonte: accorrono polizia e vigili del fuoco Radioattivi 37 fusti abbandonati Trovati mima vecchia miniera in Valchiusetta Due speleologi dilettanti erano scesi nelle viscere delle miniere di Traversella a cercare pezzi di quarzi e pirite. Hanno, invece, scoperto trentasette bidoni, semidistrutti dalla ruggine, contenenti materiale sensibile ai contatori geiger. E ieri, a Traversella, il più grande dei paesi della Valchiusella, è scattato l'allarme radioattività con polizia, carabinieri e vigili del fuoco impegnati in decine di controlli. L'accertamento eseguito del nucelo radiometrico dei pompieri ha, in parte, allentato la tensione. I rilievi eseguiti con sofisticati apparecchi elettronici, hanno stabilito che le radiazioni emanate dai bidoni non sono superiori ai 0,15 millirem. «La Valchiusella è una zona particolarmente attiva dal punto di vista radiazioni» spiegano i tecnici dei vigili del fuoco. «In questa fase è ancora difficile, stabilire quante radiazioni emanano dai fusti e quante dalla montagna». L'allarme era scattato l'al¬ tra mattina quando i due speleologi sono corsi a raccontare la loro scoperta alle forze dell'ordine. Tre agenti del commissariato di polizia di Ivrea sono scesi, da un ingresso secondario, dentro la vecchia miniera per un sopralluogo. I bidoni sono stati trovati a 600 metri dall'ingresso principale, tutti in pessimo stato di conservazione, adagiati sulle vecchie traversine d'acciaio dove, fino a 15 anni fa, correvano i carrelli utilizzati per portare all'esterno il materiale estratto. Alcuni sono addirittura aperti: una parte del contenuto (magnetite, sceltite e residui uraniosi) potrebbe essere finita in un canale di scolo delle acque della miniera che defluiscono nel torrente Chiusella. I tecnici dell'Ussl di Ivrea ne hanno prelevato alcuni campioni che saranno analizzati in laboratorio. La miniera, attualmente di proprietà di una società milanese del gruppo Uva, era stata bonificata dalla Cogne. L'attività estrattiva, però, era prati- camente terminata e i filoni di pirite e magnetite quasi esauriti. Smantellati gli impianti e murate le entrate, la Cogne ha ceduto l'intera struttura. Già nel 1981 una frana causata da un'alluvione portò a galla alcuni fusti contenenti sassi, terra e residui di uranio, estratti durante le lavorazioni. Il materiale trovato ieri è, quasi certamente, dello stesso tipo. I bidoni saranno, comunque, recuperati e la galleria sottoposta da una bonifica. [1. poi.] Alcuni dei bidoni trovati nella vecchia miniera abbandonata in Valchiusella erano in una galleria a circa 200 metri di profondità

Persone citate: Trovati

Luoghi citati: Ivrea, Traversella