L'ultimo traguardo dei due Abbagnale

Ai Mondiali di canottaggio Ai Mondiali di canottaggio L'ultimo traguardo dei due Abbagnale ROUDNICE. Nella prima giornata delle finali di questi Mondiali di canottaggio che si disputano nella Repubblica Ceca, l'Italia era impegnata con tre equipaggi «pesi leggeri». Ha conquistato due belle medaglie di bronzo con il Quattro Senza e il Doppio. Il Due Senza, come era prevedibile, non è invece arrivato al podio. E' comunque da lodare perché ha conquistato, quasi al debutto, il suo posticino in finale. Oggi, a testimonianza di un movimento di gruppo più che valido, scendono in lizza in finale tutte e tre le barche del settore «élite», e cioè il Due Con, il Quattro di Coppia, il Singolo del miracoloso Giovanni Calabrese. Gareggiano anche due barche «pesi leggeri», il Quattro di Coppia e l'Otto. Sembrano avere poche speranze il singolista e l'Otto che una volta era imbattibile, ma adesso affronta una crisi di ricostituzione. Il Quattro di Coppia pesi leggeri potrebbe ottenere un bel successo, anche se dovrà superare avversari molto agguerriti. Il Quattro di Coppia seniores troverà in finale Polonia, Francia, Germania, Russia, Ucraina. Sinora non è riuscito a battere i tedeschi, che hanno un pizzico di potenza in più. Ma dovrà fare attenzione anche ai francesi, che sono in condizioni splendide. Le due vittorie dei transalpini nel Doppio e nel Quattro Senza hanno sorpreso tutti. Il lavoro di guida affidato al celebre tecnico Eberhard Muna, ex Ddr, sta conferendo ai francesi una posizione di prim'ordine nel canottaggio europeo. Il momento culminante della giornata scoccherà comunque per noi italiani alle 14,30, quando lo starter darà il via alla finale del Due Con. L'ordine di corsia è il seguente: Croazia, Italia, Gran Bretagna, Germania, Francia, Lituania. E tutti si chiedono che tipo di gara verrà fuori con tre barche così forti come italiani, tedeschi e inglesi. Come si regoleranno gli Abbagnale contro i britannici, ragazzoni sui due metri, e i tedeschi, anch'essi grandi e grossi? La barca del Due Con, si sa, è stata cancellata dal programma olimpico. Ma la federazione internazionale, che quanto a incertezze nel decidere non scherza, non sa ancora se la specialità sarà esclusa anche dai prossimi Mondiali. Qualunque sia il destino della specialità, l'inesorabile legge del tempo dice che gli Abbagliale sono a una delle loro ultime apparizioni, a meno che non decidano di passare ad altre imbarcazioni, visto che hanno ancora energie da dedicare allo sport tanto amato. I fratelli di Stabia non posseggono più la forza di un tempo e in partenza non sanno più bruciare gli avversari. Rimangono poderosi passisti; a Barcellona olimpica dimostrarono di non avere la possibilità di reggere all'attacco dei fratelli Searle; Giuseppe avrà studiato a lungo, in questa vigilia, la sua tattica di gara, ma i disegni sono sempre condizionati dall'atteggiamento degli avversari. Conterà molto la condizione fisica, che dopo i trent'anni diventa una variabile non indifferente. Quanto allo spirito, chi conosce i fratelli Abbagnale sa che essi non partono mai rassegnati. E infastiditi da certi allarmi o addirittura da certe sommarie condanne troveranno nuovi motivi di rivincita e di carica. La nostra opinione è che Giuseppe attaccherà ad oltranza. E' un campione di cui nessuno, per qualche tempo ancora, conoscerà la misura. In ogni caso, sin da questo momento, rendiamogli grazie per qualunque risultato stia per conseguire sul bacino di Roudnice. Donato Martucci Ieri due bronzi, oggi ancora un miracolo degli Abbagnale?

Persone citate: Abbagnale, Donato Martucci, Eberhard Muna, Giovanni Calabrese, Searle