Joon la sorella di Benny vince a poker il caro Sam

Joon, la sorella di Benny vince a poker il caro Som PRIME CINEMA Una commedia sul legame d'amore tra fratelli Joon, la sorella di Benny vince a poker il caro Som CI sarà qualche ragione se i rapporti tra fratelli e il legame tra fratello e sorella tanto caro a Carlo Verdone diventano nei film come nella letteratura sempre più frequenti: magari il fascino esotico d'un amoroso affetto asessuato, magari l'offuscarsi dei personaggi parentali o il costante sogno adolescente d'una famiglia composta soltanto da coetanei complici, magari l'allusione perenne all'incesto possibile, va' a sapere. Qui il fratello Benny lavora in un garage, ma per la maggior parte del tempo è costretto a occuparsi e preoccuparsi della sorella Joon, ragazza un poco disturbata, imprevedibile nelle crisi di collera e anche in altre circostanze: in una partita di poker delle più stravaganti, durante la quale ogni partecipante mette in gioco quel che gli pare, Joon vince Sam, ima specie di clown new wave imitatore del suo idolo Buster Keaton. Lo spirito lunare del clown e le sue facezie ri¬ sultano più forti dei cattivi umori della ragazza, amicizia e compii cita tra i due si trasformano presto in un amore esclusivo che mette in crisi il sentimento e la solidarietà preesistenti tra sorella e fratello Tra nostalgia del regista per le vecchie farse del cinema muto (an che con citazione della danza dei panini di Charlot ne «La febbre dell'oro») e assenza di un tanto di fol lia che avrebbe reso lo stile meno piatto, il vero pregio della commedia «carina» sta nei giovani attori tutti bravi, caldi, convincenti: e il sorprendente Johnny Depp risulta naturalmente il più fascinoso [s. n, BENNY & JOON di Jeremiah Chechik con Johnny Depp, Mary Stuart Masterson, Aidan Quinn Julianne Moore Commedia. Usa, 1993 Cinema Olimpia 1 di Torino; Ca vour di Milano; Holiday di Roma

Persone citate: Aidan Quinn, Buster Keaton, Carlo Verdone, Holiday, Jeremiah Chechik, Johnny Depp, Julianne Moore, Mary Stuart Masterson

Luoghi citati: Milano, Roma, Torino