Trap: che guaio questi raduni di Sacchi di Fabio Vergnano

Trap; che guaio questi raduni di Sacchi JUVENTUS Cambiamenti di ruolo, pericolo di infortuni, il tecnico bianconero teme l'effetto Coverciano Trap; che guaio questi raduni di Sacchi Baggio torna a casa con dolori all'inguine dopo lo stage azzurro TORINO. Il primo pensiero è per Sacchi. Ma come? Domani la Juve gioca a Roma e il Trap tira in ballo prima di tutti il et della Nazionale? Proprio così. Lo stage di tre giorni organizzato dall'Arrigo per preparare la trasferta in Estonia ha già provocato i primi malumori, per non dire i primi danni. E' presto per parlare di rapporti tesi, ma ancora una volta Trapattoni prende le distanze dal condottiero di Fusignano e dai suoi complicati progetti tattici. Bella cosa la voglia d'America, purché a pagare non siamo noi. Questo in estrema sintesi il pensiero del tecnico juventino, che ha spesso inviato messaggi a Sacchi, per tutelare i propri giocatori. Ed è così anche questa volta. Trap non fa nomi, ma come spesso capita tutto ruota attorno a Baggio ed alla sua utilizzazione quando indossa la maglia azzurra. Il et. adora il Codino, il Fenomeno ricambia l'affetto sul campo accettando i cambiamenti tattici che il tecnico gli impone. Attaccante, centrocampista e chissà cos'altro da oggi al Mondiale. Tutto bene, se di mezzo non ci fosse Trapattoni, spettatore interessato e adesso anche un po' seccato. Da neo opinionista televisivo, il Trap usa parole appropriate facendo uno sberleffo al¬ la Gialappa's: «I cambiamenti di Sacchi vanno benissimo e non mi riguardano.- Nulla di male se vuole avere a disposizione soluzioni diverse da adottare in casi particolari. L'importante è che tutto resti circoscritto alla Nazionale e non abbia ripercussioni su di noi». Il primo messaggio è fin troppo chiaro e assomiglia tanto ad un cartellino giallo mostrato al lunatico tecnico romagnolo. E aggiunge: «Il giocatore deve adeguarsi, credo che oggi abbia la maturità per farlo senza problemi». Una speranza, non una certezza, anche se la crescita di Baggio dovrebbe mettere Trapattoni al riparo da brutte sorprese. Ma i problemi, come sempre, non sono soltanto di natura tattica. L'anno scorso il Codino ha pagato caro l'impiego in Nazionale, infortunandosi e privando la Juve del suo apporto in partite chiave. Sotto questo aspetto il mini stage ha già provocato i primi danni. Minimi, ma significativi. Baggio, infatti, è ritornato da Firenze con un dolore all'inguine che non dovrebbe compromettere il suo utilizzo domani a Roma, ma che è un segnale di come la Nazionale Io- Federico Varisco, cestista promettente di anni diciotto, da due stagioni alla Bialetti Montecatini, se ne ritorna a Cordoba, la sua città nell'Argentina dove è nato, per nostalgia della famiglia. L'amore per i suoi cari deve essere forte, se l'oriundo rinuncia ai soldi per andare a canestro fra di noi. Un amore addirittura al di là dell'in cesto. gori chi la frequenta. Ieri Baggino si è allenato regolarmente, ma anche le immagini televisive diffuse dalla Fininvest dimostrano come ogni tanto si massaggi la parte dolente. Trapattoni ha nascosto il piccolo contrattempo, forse proprio per non innescare una nuova polemica. Ma una sua frase conferma come la Juve non sia disposta a pagare prezzi troppo alti alla causa azzurra: «Quello che ci penalizza sono questi raduni che ci privano dei giocatori in una fase molto delicata della stagione. L'importante, comunque, è che tornino a casa nelle stesse condizioni in cui sono partiti». Appunto. Fine dello sfogo. Il resto alla prossima puntata, perché altre ce ne saranno. Intanto - Sacchi non c'entrala Juve perde Fortunato. La distorsione alla caviglia rimediata contro la Cremonese gli impedirà, a meno di recuperi lam¬ po, di giocare domani all'Olimpico. Una bella tegola, visto che non ci sarà neppure Kohler. Così a sinistra verrà riciclato Torricelli, mentre per infoltire il centrocampo potrebbe toccare a Galia, più che a Di Livio. Siamo al primo esame trasferta. Centrifugata, frullata, sballottata come la pallina della roulette nella passata stagione, la Juve deve dimostrare di non essere più fragile come un cristallo. Trapattoni ci crede: «Dobbiamo partire subito con la mentalità giusta, esigo rispóste precise sotto questo aspetto. Non sarà una partita decisiva, ma mi servirà per stabilire fino a che punto siamo migliorati come personalità e determinazione. Se c'è stata una crescita come credo, deve essere evidente da subito. E questa volta non potremo più tirare in ballo eventuali assenze». Fabio Vergnano Trapattoni pensa anche alla Roma guidata dal suo amico Mazzone Domani la Juve sostiene la prima prova in trasferta: «Se c'è stata una crescita dovrà essere evidente fin da questa partita»

Luoghi citati: America, Argentina, Estonia, Firenze, Fusignano, Roma, Torino