La Stampa - Consultazione Archivio

Vieni alla festa? Porta tre milioni r GENTE & GENTE Vieni alla festa? Porta tre milioni SAVE VENICE, salvare Venezia, festa benefico-mondana a favore della città (biglietti a più di tre milioni di lire) ha affollato i saloni dell'Hotel Excelsior di gente ricca e resuscitato lo stile immortale di simili occasioni: grandi abiti da sera (lunghi e di colori pastello per le americane, più spesso corti e neri per le italiane), parrucche (tornate stranamente in voga), camelie o garofani all'occhiello degli smoking, toni di voce altissimi, make-up pesante, alcol, risate, sbadigli. Più sobria, la gente del festival fa gare d'eleganza con cine-gadgets e con magliette: meglio quella con cielo stellato, luna e «Once Upon a Time» (C'era una volta) o quella con la scritta «Cinémas de France»? Meglio la spilla con la testata dei «Cahiers du cinema», il braccialetto di plastica con cuori e T-Ti-Tin-Tina (Turner), oppure piuma d'angelo dorata ricordo già storico de «Il cielo sopra Berlino» di Wim Wenders? Aldo Busi, lo scrittore, reduce da Uscio, bello e asciutto, alla Mostra durante questo weekend per fare un articolo, dice che al cinema non riesce a resistere più di venti minuti («a teatro anche meno: un quarto d'o¬ ra»), si sente soffocato dalla burocrazia del festival, racconta d'aver ospitato in un suo appartamento nel paese lombardo dove vive nove profughi dall'ex Jugoslavia, adulti e bambini: «Nessuno se ne curava. Io gli pago anche la luce, il gas, il riscaldamento». Alessandro Haber è tra gli interpreti del primo film diretto dallo sceneggiatore Enzo Monteleone. Giuseppe Cereda, dirigente la produzione di film a Reteitalia, l'uomo che ha portato alla Fininvest gli autori del cinema italiano un tempo orgoglio della Rai (Olmi, i Taviani, Avati), dice che Gianni Amelio ha lavorato molto per adattare il copione del suo «Lamerica», scritto per Gian Maria Volontè, all'attuale protagonista Michele Placido: il primo per età poteva essere un ex militare disperso e rimasto in Albania dopo la guerra, il secondo no. Oltre ai film di Amelio e di Pozzessere, nella crisi economica Reteitalia non ha nuovi progetti cinematografici: «Aspettiamo un momento a vedere come vanno le cose: nel Paese, nel settore cinema, nel l'azienda». neLj