« Mazzette sui rimborsi Iva »

« « Mazzette sui rimborsi Iva » La Lega: imprenditori costretti a pagare tangenti ai burocrati MILANO. Gli imprenditori sono costretti a pagare mazzette ai burocrati statali per avere i rimborsi Iva dallo Stato che ammontano a ben 23 mila miliardi per un numero di 358 mila pratiche inevase. Lo ha affermato ieri il parlamentare leghista Corrado Peraboni. «Stiamo cercando di convincere alcuni di questi imprenditori, che ci hanno riferito delle mazzette pagate, a denunciare l'accaduto alla magistratura», hanno detto i parlamentari della Lega Nord. L'importo delle tangenti pagate per avere i rimborsi Iva - è stato precisato - sarebbe dell'ordine del 5-7 per cento della somma rimborsabile». La Lega Nord ha presentato una proposta di legge ha spiegato Peraboni - perché le imprese possano riavere in tempi rapidi i rimborsi Iva dallo Stato. Essa prevede l'introduzione di «un sistema automatico di cessione del credito vantato dalle imprese, in base a titolo scaduto, che nasce e si risolve esclusivamente all'interno dell'amministrazione statale e degli istituti nazionali previdenziali». La nuova procedura prevede anche che decorsi trenta giorni dalla maturazione, l'azienda possa chiedere il pagamento del credito vantato o eventualmente, in mancanza di disponibilità, la «certificazione della certezza, liquidità ed esigibilità del credito stesso». In caso di mancato rilascio del documento, l'impresa potrà ricorrere all'autocertificazione. L'imprenditore potrebbe utilizzare la certificazione per pagare tasse, contributi ed altro allo Stato. «Il provvedimento sottolinea la Lega - avrebbe un costo zero per il bilancio dello Stato, favorirebbe la capacità produttiva del Paese, in modo ben superiore alle misure assistenzialistiche poste in essere dalla Gepi e dal piano di interventi predisposto dal sempre più keynesiano Ciampi». [Ansa]

Persone citate: Ciampi, Corrado Peraboni, Peraboni

Luoghi citati: Milano